di Fernando Romei, detto Bubi

Il Baratto

Commedia brillante in 3 atti

DATA DI SCRITTURA

2012

LA PRIMA

Commedia non ancora messa in scena

INFO

Commedia brillante in tre atti

Copione

Personaggi

Egisto Mangiagrilli
Marghareta
Alessandra
Carlo
Sig. Stremati
Don Gino
Morte
Diavolo
Lorenza
Sig. Belato
Fortunato

ATTO PRIMO

SCENA PRIMA

Salotto di un normale appartamento condominiale alla periferia di Firenze. La vicenda si svolge nel primo decennio del XX1 secolo. Nel bel mezzo della scena un tavolo ingombro di scatole di medicinali. Sulla destra del tavolo un’ampia poltrona. Nella parete prospiciente,  accanto alla porta che da accesso alla stanza,  si apre una finestra che si suppone dia sulla strada. Ripetuto suono di campanello esterno,  al richiamo del quale pare non risponda nessuno. Dopo un po’ dall’ingresso fa capolino la signora Alessandra

ALESSANDRA: (donna dalle forme prosperose e dall’atteggiamento volitivo anche se temperato da un apparente gentilezza) Ma che testa! Umm’ero manco accorta  che la casa l’è deserta e la porta che la da sulle scale, gli era appena accostata. Potevo anche far a meno di star lì a pigiar su’ i’ campanello! (chiama) Sor Egisto..O sor Egisto! E’ son io..l’Alessandra. Senta..ma siccome e’son rimasta senza zucchero che sarebbe tanto gentile da inzuccherammi lei? (notando poi con disappunto che la finestra che da sulla strada è spalancata)Accidenti!! (si da una sonora pacca sulla fronte) Un vorrei che..Mah..speriamo di no! Sentiamo un po’quelli di’ piano di sopra(si affaccia e mettendo le mani ad imbuto davanti alla bocca) Tina! !O Tina!! La m’ascolti. Siccome e’ son scesa da i’ sor Egisto per sentire se mi poteva imprestare un po’di zucchero..e dato che la casa e’pare deserta e lui un risponde..che ne sa nulla lei?

VOCE TINA (tra lo stridulo e l’acuto) A tempo! E’ la stavo per chiamare io!! E’ m’ha bociato il ragionier Corselli..quello dell’ultimo piano che Egisto gli è entrato di corsa da lui e senza dir ne’ “Ai ne’Bai”, l’ha aperto la finestra e s’è fiondato di sotto!! Però se l’aspetta un pochino, secondo e’ mi calcoli..mi dovrebbe passar davanti tra  pochi secondi

ALESSANDRA: O poer’omo..poer’omo!! E’ si vede che l’è salito all’ultimo piano per esser più sicuro di non sgabellalla!!

VOCE TINA: Uuuuh!! Sora Sandra..sora Sandra!! Gli sta passando proprio davanti a me! A testa in giù!

ALESSANDRA: A testa in giù??La lo fermi!La lo fermi!!

VOCE TINA: Sie..lo fermo!! Co’icchè? Almeno fosse una farfalla invece d’un vecchio rincoglionito..adoperei la retina per le farfalle di mi’ marito!!

ALESSANDRA: Come fo?Come fo’?

VOCE TINA: La un si preoccupi sora Sandra..A prestarle lo zucchero e’ ci penso io!

ALESSANDRA: Oh Dio..Dio!!Da me gli è passato in questo momento!!O gesummaria..gesummaria!! Tra du’ secondi e’ finirà rincarcato su i’ marciapiede tutto spappolato!

(Si precipita fuori dalla stanza. Tramestìo dalle vicine scale sotto fondato da un concerto di voci concitate che si stanno avvicinando e stanno diventando sempre più distinguibili. Dopo un po’ fanno il loro ingresso il signor Carlo commerciante, titolare di un laboratorio di falegnameria, e la solita signora Alessandra coinquilina ritornata su i suoi passi. Ambedue sostengono il signor Egisto,  anziano dalla corporatura robusta che strascicando i piedi si lascia accompagnare verso una poltrona, sulla quale viene adagiato. L’uomo ha gli occhi chiusi ma non troppo dal che si arguisce che il suo recente volo non lo ha troppo disturbato. Tanto da ingenerare il sospetto che faccia così..più per fare scena che per un reale disagio

CARLO: (rivolgendosi ad altri ipotetici soccorritori (che non si vedono) Andate..andate pure. Anche per questa  girata l’è ita bene. Scarpinate..scarpinate..che io e la signora e’ siamo anche in troppi  !

ALESSANDRA: (premurosa) Allora.sor Egisto?

CARLO: Come la si sente?

EGISTO: (con un filo di voce) Benino..purtroppo..

CARLO:Ma perché benedettomo..unn’ha vorsuto che e’ si chiamasse l’ambulanza?

EGISTO:(con una sfumatura polemica) E la me lo domanda? Perchè oramai di certo..e’ m’avranno preso in uggia a farli correre a vòto. Di certo un sarebbero venuti.!

CARLO: Ma..domando e dico!Che ci vòle spiegare una bòna volta..perchè da una quindicina di giorni a questa parte..gli è preso lo sfizio di voler per forza..leassi da i’ mondo?

EGISTO:(con finta pazienza) La senta sor Carlo..La mi faccia i’ santo piacere di voler risparmiassi i’ fiato a farmi di coreste domande!Perchè se esistesse anche una sola persona ai’ mondo..a chiedermi una cosa simile..ed alla quale un gli risponderei..quella persona la sarebbe lei!

CARLO:Obbè?? E che si potrebbe conoscere i’ perché? O icchè gli ho fatto?

EGISTO: (mentre la sora Alessandra gli porge da bere e gli applica sulla fronte un fazzoletto bagnato) Ah..e lei l’ha anche la faccia tosta di chiedemmelo? Ma che s’ha a fare i’ riepilogo di tutti i dispetti che lei..(prevenendo un tentativo di obbiezione abbozzato da Carlo) si..lei,  l’ha m’ha fatto da quando e’ ho deciso di farla finita? O cominciamo..La prima volta che ho provato a buttammi solamente dal primo piano per veder di far prima..invece d’andare a sbattere i’ muso su i’ selciato e’mi son trovato rinfizzato nella pianta sempreverde che lei l’ha avuto la geniale idea di posizionare proprio all’ingresso di’ su’ negozio d’arredamento qui sotto.. “TUTTO PER LA CAMERA/DALLA LETTIGA A’ I’ LETTO..che e’ ci son rimasto ciondoloni che e’ pareo un addobbo per le feste di Natale. E quando poi gli accorsero i potarami di’ Comune e’ ci scattò un ETTE..che i’ più coglione tra gli operai che ovviamente gli era capitato a me..insieme ai’  ramo e’ mi potasse anche i’ naso. La seconda volta quando ritentai di la…(indica la sua finestra) siccome i’ percorso di caduta gli era più lungo.gli ebbi i’ tempo di fare come e’ gatti..cioè e’ mi rigirai per aria..Pe’ intendessi..e’ partii di testa e arrivai di culo..per andare a finir di sbattello su una di quelle materasse a molla che l’eran su i’ su’ maledetto camionne..in attesa d’ esser scaricate..e ci rimbalzai tanto bene che tornando in su..e’ ristiai di rientrare dalla finestra di’ do’ gli ero uscito e di ritrovarmi su questa poltrona da do’ gli ero partito! E oggi che ho addirittura riprovato dall’ultimo piano..e’ mi ti vado a planare su i’ su..telone che lei..ci scommettei la dentiera..l’ha fatto rinforzare..malignamente!

CARLO:Ah..perchè secondo lei..i’ telone un l’avrei dovuto aprire? E invece le dirò che ho deciso così unn’appena e’ mi sono ammoscato di’ be’ vizio che l’avea preso..E ho fatto bene! E lo rifare (convinto)

EGISTO:(sarcastico) Eh..ma ai’ prossimo giro caro i’ mi’ Carlo, e’ lo prende,  la mi’ scusi i’ termine, ..sotto la coda..perchè e’ son capace di noleggiare un elicottero..farmi portare a mille metri..e buttarmi giù..senza paracadute!

ALESSANDRA: (paziente ed esortativa) O Egisto..Egisto..La si rassegni. Tanto gli è inutile che l’insista..perchè  la perde tempo e basta..

CARLO:(un po’seccato) E caso mai la lo fa perdere a noi e stoppe!

ALESSANDRA:(rincarando la dose) Tanto..quand’unnè i’ momento..unn’è i’momento..

CARLO:E poi già..E’ basterebbe che la si dasse un’occhiata ai’ su’ oroscopo..come fo io co’ i’ mio tutte le mattine (indica un giornale abbandonato su una sedia) Che è d’oggi o gli è raffermo? (controlla) Si  Lei l’è un canchero..vero?.

EGISTO:Che gli pigli! Un me lo ricordi!

ALESSANDRA: (dopo aver controllato) O senta..Manco a  farlo apposta! O la mi stia a sentire..L’apra l’orecchio e l’ ascolti “Giornata favorevole a’ viaggi aerei. Volate pure..senza timore” Più chiaro che di così!?

CARLO: (scherzoso e sorridente) Ed inoltre co’ i’ ristio di piombare su’ i’ selciato..rimanerci steso e beccassi una bella multa per occupazione di suolo pubblico..Ma insomma caro i’ mi’ signor Egisto tagliamo corto e veniamo ai’  “quia”. Lei la m’ha a spiegare perché la farebbe carte false per learsi da’ tre passi!?

EGISTO:Bravo!! Per leammi da tre passi si!! (sta recuperando e con accento di sfida) Perché ve lo volete sorbire l’elenco di tutti gli acciacchi che e’mi ciuccio?? Sii? E allora cominciamo da i’ basso..In “primisse” vene varicose a volontà e di tutte le misure..ripiene come baccelli di emboli,  ripiegati come podisti alla partenza, pronti a scattare per invadermi il corpo..segue a rota la prostata che prendendo esempio dalle bollette dell’ENEL.che quando l’importo l’è alticcio..per favorire i bindoli gniene fanno pagare a ratee la mi’ prostata benedetta pappagalla.l’ha mi ha rateizzato la pipì..ragion per cui un so resistere cinque minuti all’irresistibile richiamo di’ cesso! Indi..ancora a salire..e’ mi sento come ingessato alla base del collo e son perciò obbligato a far sempre così..co’ i’ capo..(mima il movimento con la testa mandandola avanti ed indietro a fatica) che e’ pare che dica di SI..anche quando e’ sarebbe i’ caso di dir di NO specie quando si tratta di’ proprio interesse!.Per un parlar delle fifa che e’ m’attanaglia unn’appena a toccarmi..e’mi pare d’aver de’ nocciolini!

ALESSANDRA: Eh beh..Egisto mio..d’altronde..85 e’ sono 85!! E’ bisogna che a queste seccature la si rassegni!

EGISTO:(scattando con una certa veemenza) Ma la un bestemmi Sandra..la un bestemmi!! Ma proprio un c’è verso che vu’ vi ficchiate ni’ capo’ che io e’ son prigioniero di me stesso? (in un momento di sincera tristezza) Perché unn’ho da pensare ad altro?

ALESSANDRA Eeeeh..Per codesto si pol rimediare..

CARLO: Co’ i’ leggere..co’ i’ telefono..

EGISTO:Co’ i’ leggere?? Co’ i’ telefono?? Oh..ma voialtri vu’ siete fòri da i’ mondo sapete! Ma ditemi voi come si fa ad usare i’ telefono..quando per decifrare i numeri dall’elenco..e’ ci vòle una giornata..da quanto e’ son piccini!! E poi i’ “leggere”..Suggeritemi voi..icchè?

ALESSANDRA: Iiiih..Per codesto c’è da scegliere..

CARLO:(che comincia a stancarsi) I’ “Corriere della Sera”..

ALESSANDRA:..la “Nazione”..

EGISTO:(sorridendo amaro) La “Nazione”?? Bòna quella! O sentite..Giorni fa e’ mi fermo all’edicola in do’ tutte le mattine e’ compro i’ Sole 24 Ore e gni dico ai’  giornalaio “Stamani e’ compro anche la Nazione..mi voglio rovinare! “Come la vòle?”..fa lui. “Di carta” e’ rispondo io. (tanto Carlo che Alessandra ridono sforzandosi) Ecco..lui ha fatto come voi..ha riso ma solo per farmi un elemosina. “E’voleo chiedere – e’ si spiega l’edicolante- con che cronaca? Firenze..Lucca..Siena?” Io ovviamente compro quella di Firenze. E’ salgo..m’impoltronisco e comincio ad esplorare i’ giornale. Dopo un po’rieccomi alla solita edicola. “La mi scusi sa sor giornalaio..ma lei la s’è imbrogliata sa..La m’ha dato si..i’ giornale,  ma non con la cronaca di Firenze..ma almeno a occhio la s’è sbagliato con quello di Londra  o di Nuiorche! Perchè su questa di nostrano..e’ ci sono appena le virgole e i punti! Ni’ resto un v’è una parola che la un sia inglese. Ora..io e’ sono i’ primo a capire che un si pol noi italiani pretender troppo perché s’è persa la guerra..ma io pe’ qui’ poco che e’ so pensavo d’aver fatti pari con le colonie e invece si vede che gli era rimasto qualcosa in sospeso! (con un sospiro) E voi..voi..v’aete i’ coraggio d’invitarmi a leggere!) (aprendo le braccia in un gesto sconsolato).

CARLO: E lei la legga solo la pagina sportiva..con la campagna acquisti della Fiorentina

EGISTO: Si..Be’sugo! Pe’ sapere se un giocatore gli ha piantato un’escortesse per prendere un’altra trottola!!

ALESSANDRA:(sovvenendosi) Oh perbacco!! Ma come s’è fatto di non pensare alla migliore soluzione..per farle passar le “cheche” sor Egisto!?

EGISTO:(poco convinto) E la sarebbe? La dica su..

ALESSANDRA: Lei la dovrebbe dividere la su’ casa con qualcuno..con qualcuno,  la mi lasci finire,  che abbia cura di lei..che la distragga..

CARLO:..che la badi..

EGISTO: In parole povere una..badante? Ma per farsene cosa?? Per farmi stiantare i’ cervello a furia di cicaleggiare?

ALESSANDRA: (con aria di compatimento) Ma io non intendevo una badante a du’ gambe..ma a quattro e che un cicaleggia ma..abbaia..insomma..alle corte..Sor Egisto..per lei e’ ci vòle..un canotto!..

EGISTO:Ho capito. Lei la prevede un’alluvione!

ALESSANDRA: La mi’scusi..Un mi veniva la parola..Voleo dire no un canotto..ma..

CARLO:(un po’sgarbato)..un canino! O che ci voleva dimolto?

ALESSANDRA: Oh lei..Se un mi viense..un mi viense..D’altronde tutti i momenti un sono uguali! O unne sbaglia mai lei?

EGISTO:(per tagliar corto) Statemi a sentire..Canotto o canino un cambia nulla..Cara Alessandra..io la ringrazio di’ su’consiglio. Prima però la mi deve dire come e’fo a metter su cane..co’ i’ mal di schiena che e’ mi rigiro!?

CARLO: Ecco..Codesta gli è bòna e costa poco! Ma d’icchè la sa? Icchè e’ ci incastra i’canino co’ i’ mal di schiena? Gli è come mescolare i’ culo con le quarant’ore corri spetto!

EGISTO: Come.. “un ci incastra”? E’ ci incastra..ma bene! Eppure vu’ lo dovreste sapere che un cane come tutti e’ gli ha le su’esigenze. E che va portato a spasso almeno un par di volte ai’  giorno?..

ALESSANDRA: E con questo?

EGISTO:E vu’ dovreste anche sapere che tutte le volte che i’cane l’ha voglia di farla..dopo che s’è liberato e’ bisogna prima inguantarsi e poi chinarsi no?

CARLO:Scusi Egisto..ma proprio unn’afferro.

EGISTO:La mi segua Carlo. Unn’è che l’esistan delle cacche ammaestrate a saltarti da se in mano. Tocca ai’  padrone invece chinarsi..come gli ho detto..e per me co’ i’ dolori che e’ mi ciuccio..e’ sarebbe una tortura! E poi e’ son così scarognato che di sicuro e’ mi capirebbe  una bestia  co’ disturbi intestinali!!

CARLO:(che comincia ad averne troppo di quella inutile discussione) Scusate..ma almeno io taglio la corda..

EGISTO: Eh no..Un momento..Perchè già che vu’ me l’aete chiesto vu’ dovete conoscere insino in fondo che razza di vita l’è la mia..(Carlo che già si avviava ad uscire torna sbuffando su i suoi passi)

EGISTO:(riprendendo il discorso) Perchè un v’ho detto nulla. della notte..quando le vene varicose,  la prostata e i’ nodo ai’  collo e’ si danno convegno..brutti maligni, qui..qui ni’cervello..che unn’appena e’ mi sdraio e’ cominciano la loro riunione di condominio qui! Ni’ mi’ cervello si!! (si tira pugni in testa). Ma mettetevi ne’ mi’ panni..o meglio ni’ mi’ pigiama! E’ mi sento battere i’ còre un po’ più forte..Vai! E’ ci siamo e’ mi dico. E’ son gli emboli che gli hanno cominciato la tappa..E’ mi scappa di correre in bagno..? E’ ci risiamo..mi ridico..Siccome con questa l’è la nona volta da quando mi sono coricato..di sicuro l’è la nottata che sballo certamente e domattina e’ mi ritrovo più disidratato d’una mummia e ai’  primo soffio di venticello di me un rimarrà che un mucchietto di segatura! Pe’ un parlar poi de’ nocciolini che siccome ogni pochino e’ sono a tastarmi..nella mia immaginazione..e’ mi par d’avere addosso più noccioli che un quintale di pesche!

CARLO: Eeeh.. per codesto e’ ci vol poco a trovar sollievo…la chiude gli occhi e la s’impone di dormire!

EGISTO: Umh “Dormire la dice lei? Fosse facile..

ALESSANDRA: (ridendo) La dia retta a me. La si metta a contar pecore..

EGISTO: E un l’ho fatto!? E caso mai mi fossi limitato alle pecore..ma mi son messo a contare qualunque bestia mi venisse in mente. Rinoceronti..tigri..maggiolini..Insino l’antilopi e le gazzelle che l’eran quelle più difficili a tener sott’occhio!

CARLO: Oh bella..E perché?

EGISTO: Perché l’andavan troppo leste..Ad ogni modo..Fallimento su tutta la linea!

ALESSANDRA:(porgendo il bicchiere ad Egisto, colmo d’acqua) Su..forza..Un altro sorso

EGISTO:(mostrando una mano) E poi gliè arrivato “dulcisse in fundo”,  questo tremolìo che di sicuro mi farà aumentare..i’ colesterolo..

ALESSANDRA:(guardando di sottecchi Carlo che non ha nessuna reazione dato che non si sta divertendo più) I’palletico? Icchè gli ha da spartire i’ palletico co’ i’ colesterolo? O Egisto..ma che ci da e’ numeri? O se c’entra come i’ cavolo a merenda!

EGISTO: Per lei..per lei un c’entrerà, ma per lei perché per me la musica la cambia (ironico) cara la mi’ sapona! perché la deve sapere che, insin da piccolo, la mi’ mammina la mi preparava per colazione un bel bicchierone di latte..ed io anche per rispetto alla su’ memoria e ho mantenuta questa abitudine e un passa mattina che unne scenda qua di sotto aì barre a sorbirmelo. O la mi segua (mimando il racconto servendosi del bicchiere portogli dall’Alessandra) I’ barista mi riempie i’ bicchiere e me lo porge..io lo piglio, ma per colpa di questo tremolìo,  e’ ci metto un fottìo per portarmelo alla bocca e cominciare a bere. E da un po’ di tempo e’ succede come ai’  vescovo di Napoli co’ i’ sangue di San Gennaro..I’ latte parte dalle mani di’ barista che l’è ancora latte..e quando gli arriva alla mi’ bocca gli è diventato..un se l’immagina icchè?

CARLO: (seccato) No!!

EGISTO:Burro!! Burro gli è diventato che come vu’ saprete di sicuro che per i’ colesterolo gli è manna!! E allora giù a piglia medicine. Prendi questo prodotto..no..forse gli è meglio quest’altro..o forse quest’altro ancora! Ed io pago..ripago e strapago!! E così que’ soldini..que’ pochi soldini..quelle poche casucce..quelle modeste casucce che e’ mi son messo da parte co’ sacrifici d’una vita..me le vedo crollare,  andare in macerie..svanire come se fossero miraggi ni’ deserto! No via..Un ce la fo più..un ce la fo più!! (si stringe la testa preso da una crisi parossistica)

CARLO:(armandosi di pazienza) La mi stia a sentire Egisto. Vediamo di capirci. Mi par d’afferrare da’ su’ ragionamenti che a lei un da noia tanto la vecchiaia quanto le spese che a causa della salute,  la deve affrontare..O no?

EGISTO: Bravo! L’ha fatto centro! Ma anche se l’è così..un cambia nulla? Io gli sto male l’istesso.

ALESSANDRA: Ma icchè a lambiccassi la testa..poer’omo! Tanto e’ soldi a guinzaglio un se li porta dietro di certo..

EGISTO: La mi’ scusi sa Alessandra, ma i’ suo, la un se n’offenda, e’ mi pare un discorso con la poliomelite..Io alla salute de’ mi’ risparmi.. ci penso invece e me ne preoccupo…perchè come chiunque  e’ devo interessarmi per tutto quello che e’ mi potrebbe capitare d’imprevisto ni’ proseguo della vita! Perchè la si ricordi amica mia (sentenzioso) che affrontare i’ futuro proseguo dell’esistenza senza pintassa (muove rapidamente  l’indice della mano con il pollice in un gesto che allude al danaro) e’ sarebbe come andare a caccia di leoni..con la scacciacani. Avrò pure i’diritto di pensare ai’ mi’ futuro..spero!

ALESSANDRA: (strizzando l’occhio a Carlo che è rimasto invece indifferente) La un ci pensi Egisto. La non ci pensi. E la ci faccia delle buone dormite sopra!

EGISTO:O che si ricomincia co’ i’ dormire? O un v’ho spiegato che dormire per me che gli assilli che mi rimpasto..gli è quasi impossibile? Eppoi..anche se per assurdo e’ ci riuscissi..puntuale come la Pasqua gli arriverebbe i’ solito sogno che per me l’è un filme..visto e rivisto!

CARLO:E ti pareva che la fosse finita? Che filme..La si spieghi.

EGISTO:(descrittivo) E’ mi vedo in un fondo d’ospedale..defunto di giornata..rigido come un pesce congelato..co’ un’aureola di candeline che e’ mi circonda. E’ sento i’ prete che mi sta commemorando..e perciò io mi commuovo e sento le lacrime che mi sdrucciolano lungo le gote e che tra l’altro..e’ mi fanno un pizzicorino cane..E poi i’ finale che l’è un momento da incubo..

CARLO: Addirittura!! E perché?

EGISTO: Perché resuscito..

ALESSANDRA: E unn’è una cosa bella?

EGISTO: La sarebbe bella ..se unn’appena riaperto gli occhi..subito un mi presentassero la fattura di’ funerale! No..no..Gli è inutile che vu’ cerchiate di convincermi..Unne posso più..unne posso più e perciò vu’ capirete che per uscir da questo tormento e’cerco di prender la via d’uscita dalla finestra!

ALESSANDRA: Ma come gli è possibile..Fino a pochi giorni fa,  unn’avea dato a veder nulla..

EGISTO:(tornato nel pieno controllo di sé e delle proprie   emozioni) E bada all’unto! Perchè quello che e’ provo io..l’è come un rodìo silenzioso..ecco come un tarlo in una gamba di seggiola che tutto ad un tratto..sgranocchia..sgranocchia..rodi..rodi..e’ ti fa andare a gambe ritte..o meglio ancora..come i’ lavoro da certosino d’una carie ni’ dente..che poerino..alla prima noce che l’intoppa..e’ se ne va in bricioli. Insomma per spiegarmi meglio..ammesso che e’ ce ne fosse di bisogno..io di questi tempi e’ son come uno che se ne stesse incantato sul’orlo d’un precipizio ma che avanti di cascarci dentro..preferisca buttarcisi da sé!

CARLO: Macchè buttarsi! Su..su..Egisto. La stia attento a icchè le dico..Lei la rimarrà con noi..perchè tutto i’ condominio  anche se più d’una volta s’è portato per bocca..e’ si terrà  forte per la giacchetta. Vero Alessandra?

ALESSANDRA: Di certo!

EGISTO: Attenti che un vi si scucia!…la giacchetta voleo dire!

CARLO: Allora..visto che per fortuna tutto gli è rimasto come prima..noi e’si va.

ALESSANDRA: Che ha bisogno di nulla?

EGISTO: (al quale sta tornando il buon umore) Eh si..D’un par di cose n’avrei di bisogno..eccome. La prima che l’è la più importante..

CARLO:..la dica..

EGISTO:Se tante volte e’ v’ avanzasse una pistola…

CARLO: Di omaggi di codesto tipo..un se ne parla nemmeno!

ALESSANDRA:(curiosa) E..quell’altra cosa?

EGISTO: Ecco..Mi occorrerebbe l’indirizzo d’un bravo trombaio..

CARLO: Trombaio?? Per farsene icchè?

EGISTO: (pregustando l’effetto della battuta) Come..per fassene? Per veder se mi rimedia qualcosa a questo benedetto naso che mi sgocciola ..mi cola a quell’oddio e che tutte le volte che dò e’ bacini come gli usa ora..e’ lascio i’ segno!

CARLO: Macchè trombaio!! Egisto la si rilassi..la si rilassi…

ALESSANDRA:E la un pensi a’ soldi..

CARLO: Ne’ alle medicine (escono ambedue)

SCENA SECONDA

EGISTO: Ma sentili come e’ ragionan bene loro! Un devo pensare a’ soldi..ne’ alle medicine..ma solo e solamente alla salute! Come se le un fossero tutte cose concatenate tra di loro. L’una a quell’altra..Perchè se unn’ho e’ soldi come fo a comprammi le medicine perché e’ mi ci vogliono..aggieggiato come e’ sono..e se unn’ho le medicine come e’ fo a mantenermi in salute? E se la salute la mi fa cilecca..e’ mi tocca staccare i’ biglietto per Trespiano..e subito..come ho cercato di spiegare a que’ du’ cervelloni..vedo tutti e’ mi’ titoli e le mi’ banconote che le mettan l’ali e le mi lasciano..le mi’ case che le mi crollano e io un voglio..un voglio!! (batte i piedi a mitraglia come un bambino bizzoso) E siccome ho una paura cane ad andare a interrammi ai’  cimitero..allora cerco d’andacci avanti per leammi  da’tre passi..e per togliermi i’ pensiero! Mammina mia..mammina mia che tramenìo che e’ ci ho pe’ i’ capo (si prende la testa tra le mani) che tramenio. Ma che ora s’è fatto? (si risovviene e controlla una vecchia sveglia) Diascolo!! Le nove e mezza?? Allora l’è i’ momento di cominciare ad ingurgitare i farmaci..Però..però..E’ son tutti troiai che un posso buttar giù a stomaco vòto..ragion per cui per stare alle regole..e’ manduco un par di biscotti. (va al ripostiglio e vi preleva una scatola. Nota che è piena di buchi) Oh..porca miseria!Ma guarda qui’che groviera!! L’è ripassato di certo a far merenda qui’maledetto topo! Eh no..eh no..caro i’ mi’ roditore..Mi dispiace per te ma ora che t’ha passata la misura, e’ son costretto ad intervenire..Perchè tu mi stai “stressando” i’ vivere!! Tu mi’ fa’fòri i’ cacio..tu mi rosicchi  le scarpe..e allora lo sai icchè fo? E’ ti sventolo sotto i baffi i’ secondo giallo..poi passo ai’  rosso e ti butto fòri da i’ campo (va al telefono) “Pronto?? Mesticheria “LA SCOPA VIVACE”? La senta ..io e’ sono Egisto Mangiagrilli di’ numero 2..si..si..i’ condominio subito sopra di lei..Quello soprannominato Icaro? Che Icaro! Io e’ mi chiamo Egisto..Egisto Mangiagrilli..Bah..O codesta d’icchè la sa? Lasci perdere..La me lo spiegherà quest’altra volta. Piuttosto ora la dovrebbe esser tanto gentile di mandarmi su..per i’ ragazzo una boccetta di veleno per topi..ma di quello bòno..che un lascia scampo. Bene..grazie..Arrivederla. (riattacca. Nel mentre gli vien fatto di gettare lo sguardo su una foto incorniciata che fa mostra di sé su una mensola. La prende in mano scrutandola pensoso) Bah..Ventun anni gli aveo in questa foto fatta a Tonfano ni’ ‘56..Eh..Un be’ giorno bisogna che e’ mi faccia coraggio e mi decida a buttalla ai’  macero. Perchè tutte le volte che la mi viene a tiro..e’ mi si stringe lo stomaco che son sicuro un mi farebbe passare un pisello! Che fusto..come gli usava dire allora. E mi vien spontaneo fare un confronto a come e’ son ridotto..Ma guarda che roba! Gli’ sto facendo un salto e gli arrivo così in alto che paio un grillo! Che muscoli..che agilità..che slancio!! E pensare che ora invece e’ ciondolo da tutte le parti che paio un paralume da sala da pranzo! (suonano) Nespole ..O che gli è di già qui’ i’ gioane? (si reca ad aprire e si trova davanti lo sfiatato Stremati)

EGISTO: (che terrà verso il nuovo venuto per tutto il colloqio un atteggiamento falso)Ah…Che è lei Stremati? La venga..la venga..la s’accomodi. Ma lo sa che e’cominciavo a stare in pensiero? Lei l’è sempre così puntuale a fine mese..(Stremati è una persona che fa onore al suo casato. E’infatti una figura tutta ripiegata..con i ginocchi deboli che lo costringono a una continua flessione. Da l’impressione di regger l’anima con i denti. Si lascia andare ansimando leggermente su un’accogliente sedia) La mi scusi sa..sor Egisto se un sono stato preciso, ma purtroppo e’ ci ho la moglie a letto..i’ bambino all’ospedale ed io devo correre di qua e di là e sempre in bicicletta perchè l’auto l’ho dovuta bacchettare…

EGISTO:(con finta compassione) Oh..poero i’ mi’ Stremati. Eh si..Gli è proprio vero..Come e’ si dice vero? “Agli zoppi grucciate”. Ma icchè l’ha fatto la su’ signora?

STREMATI:(con il naso all’aria annusando rumorosamente) Febbre..febbre..Una maledetta febbre che gli s’è abbarbicata addosso!

EGISTO: E i’ bambino?

STREMATI: Uguale..

EGISTO:(con aria saputa) E’ ci sta. Si vede che gli ha tirato dalla mamma. E’ masti e’ tiran sempre dalla madre specie se gli è una mamma femmina! Si tratta di’ famoso incrocio de’ sessi.

STREMATI: Sie sor Egisto..Altro che incrocio..La causa l’è di sicuro un’altra!

EGISTO:E che cosa?

STREMATI: (continuando a tirare in su col naso) Denutrizione..Insomma..per intendessi..poere creature..e’ le mangian poco..troppo poco. Porzioni da uccellino e poi mai..dico mai..un cambiamento d’aria almeno per Ferragosto. D’altronde con quello che entra in casa dopo i’ fallimento di’ mi’ negozio..la capirà che ogni acqua la ci bagna e i’ morale e’ ci è ito sotto la suola delle scarpe..che almeno le mie..le sono anche sfondate! Ed anche per questo ero salito perché..

EGISTO:(intuendo un’eventuale richiesta di qualsivoglia natura lo possa mettere in imbarazzo non accenna a cambiare argomento) Certo se le cose le stanno così..Ma lei la un deve perdersi d’animo. Lei la deve affrontare la vita a denti stretti..

STREMATI: Magari l’aessi stretti!La pensi che l’altro giorno tra un dente e quello che e’ci avevo accanto mi ci rimase incastrata una pesca intera..

EGISTO: Una pesca tra un dente e l’altro? Unn’è possibile..Un capisco..

STREMATI: La capirà quando gli ho detto che su 36 denti che avevo e’ me ne son rimasti appena 23. Secondo me anche le mi’ carie le soffron..d’appetito..A’ dentisti un ci s’avvicina..E’ costano un occhio della testa! Appunto ero venuto  per sentire..

EGISTO:(cercando di non dare spazio ad un eventuale richiesta)..per esempio pe’ i’ fatto di’ cambiamento d’aria che la m’ha accennato..un ci vuol nulla a rimediare.

STREMATI:E come?

EGISTO:O che ci vol dimorto? In casa sua la prenda l’abitudine..di spalancare sempre le finestre senza badare a che tempo fa..specie quando tira vento..così la vedrà che con questo metodo l’aria la la cambia di sicuro..e per le ferie di Ferragosto..la serra tutta la famiglia in terrazza e la la chiude lì..per una quindicina di giorni!

STREMATI: (continuando ad annusare) Bah..Icchè la mi dice e’ potrebbe andar bene per quanto riguarda i’ prender aria..ma glielo ripeto la cosa peggiore per noi..quella che la ci mette in crisi..gli è che da un bel pezzo noi e’ si convive con lo spettro della fame!

EGISTO: Eh no..eh no..Coresto Stremati la un lo deve dire! Che spettro della fame?? (suadente) Lei la si deve convincere che codesto vizio d’aver spesso fame..l’è un’abitudine pericolosa..da non prendere..o almeno da  tener sotto controllo! E’ si fa presto sa..a finir come i’ conte Ugolino che avendo i’ frigo vòto..e’ si contentò di rosicchiare i’ cranio de’ figlioli..che io poi unn’ho mai capito perché proprio i’ cranio e perché,  già che c’era,  un preferì le cosce che di certo le saranno state più morbidine. E poi..la un ci pensa? Se lei l’arrivasse ai’  punto di prendere i’ vizio di sgranocchiare e’ propri simili..e’ correrebbe i’ ristio di introdurre a Firenze..i’ cannibalismo passando a’ posteriori co’ una brutta fame..fama voleo dire (osservando Stremati con  più attenzione e con aria compassionevole  mentre quello continua rumorosamente ad aspirare) Certo poer’omo a guardallo controluce gli è ridotto male davvero! (preso forse da un conato di generosità) Alto là..altolà. Ora che mi ricordo ho qualcosa che fa per lei!! Però bisogna che mi permetta di comportarmi con lei..come uno strumento della Provvidenza!

STREMATI.(cercando di prendere la palla al balzo per i suoi ancora non dichiarati  scopi) Ecco..appunto..A proposito di Provvidenza..io ero venuto per..

EGISTO:(uscendo dalla stanza e rientrandovi subito) Che lo vede questo? (mostra un fagottino)

STREMATI:E’ lo veggo si..L’è un involtino..Ma un capisco…

EGISTO: L’è un involtino si..ma con dentro un panino ai’  presciutto. Mi doveva servir per colazione..ma poi ho dovuto cambiar programma. Che se n’offende se..(per tutta risposta Stremati allunga voglioso le mani tremolanti) Fermo Stremati fermo!! Actunghe..Verbotenne’..Off limitesse La un ceda all’istinto bestiale di conservazione!! La si ricordi de’ su’congiuntivi! La un sia egoista! (spezza il panino) Ecco..mezzo a lei (lo porge)e mezzo a’ resticcioli della famiglia. Ovvia..ha visto che con un po’ di bòna volontà..qualcosa s’è rimediato? Ma veniamo a noi..Allora la mi dica (con aria di paziente condiscendenza) Oltre che a fare i’ su’ dovere di debitore,  la m’ha accennato che l’è salito anche per altra ragione..

STREMATI:(un po’timoroso) Per un’altra ragione..si..

EGISTO: Orsù la mi dica..

STREMATI: Sor Egisto..anche se per lei un sarà una cosa gradita..le chiederei..

EGISTO:(allarmato dal preambolo, cerca di procrastinare il momento della richiesta) Uh..che stordito!! (si batte un pugno sulle ginocchia) Unn’ho pensato ad offrirle nulla! Ma ora rimedio..Senta..che lo gradirebbe..?

STREMATI:(spiazzato)..un gocciolino di caffè..si forse..ma un dito..un dito

EGISTO: Eh ma lei l’è proprio nato scamiciato caro Stremati! In una casa dove un manca nulla..la viene a cercare l’unica cosa che un c’è..perchè da quando i’ prezzo di’ caffè l’è aumentato..io e’ ho smesso di comprarlo! Di’ resto..un manca nulla..(apre un ripostiglio, ispeziona poi si riaffaccia) Un buon aperitivo? (mostrando una bottiglia)

STREMATI: (tremebondo) Un mi pare proprio i’ caso..

EGISTO: Ecco..ecco..quello che fa per lei!! (agita trionfante un’altra bottiglia)

STREMATI: Icchè gliè?

EGISTO: Un delizioso digestivo!

STREMATI: Per farmene cosa? Purtroppo unn’ho nulla da digerire (continuando  a tirare in su con il naso) Insomma la faccia lei!

EGISTO: E sia..Farò io..(cava di tasca un fazzoletto da naso e  lo porge all’ospite) Ho capito di cosa l’ha bisogno lei..La si soffi coraggio..

STREMATI: (un po’risentito) Soffiarmi? Ma un son mica infreddato!

EGISTO: Un po’ di più! O se le son tre ore che la tira in su! La si stappi via..

STREMATI: Macchè tirare in su..Io..aspiro

EGISTO: (riducchiando) L’aspira?? O icchè gli è diventato..un elettrodomestico?

STREMATI: Ma come fa a non sentire quest’olezzo?

EGISTO:(annusando anche lui) Già..Dato che un si pol riempir lo stomaco..

STREMATI: ..e’ mi riempio i buchi di’naso..

EGISTO: Ah già. Un mi ricordavo che oggi gli è i’ 15..

STREMATI: Ecco..se la mi potesse dare un brincello..

EGISTO:O un gli ho dato di già i’ panino..

STREMATI:(un po’confuso)…un brincello di spiegazione voleo dire!

EGISTO: Ah si..certo. Dunque la deve sapere che questi di sopra..che fanno tutto questo sito..fanno parte di un gruppo religioso tutto speciale..ed ogni 15 d’ogni mese e’ festeggiano qualche santo loro. Come noi quando si va a Messa la domenica..che mi capisce? Oggi devono avere in programma i’ maialino arrosto con contorno di patate. Forza  Stremati la tiri in su..la tiri in su..più che la pòle..Bravo!! Tanto per icchè costa! Aspetti..perchè la m’ ha fatto venire in mente che già che ci sono..gli posso ammollare un altro consiglio per superare meglio i’ momentaccio che la sta passando. Siccome ad ogni fine mese lei la sale qui a fare i’ su’ dovere..

STREMATI:(inserendosi con tempismo) Ecco..a proposito di dovere io..

EGISTO:(cercare di evitare seccanti richieste) la si faccia vedere puntuale i’15 all’ora di desinare..mi si mette accanto a tavola..

STREMATI:(non credendo ai propri orecchi..ma con la speranza nel cuore) No..no..Non posso accettare..non posso accettare..Troppo buono..troppo buono..

EGISTO:(inserendosi rapidamente)..mi si mette accanto a tavola..e mentre io desino lei la fiuta a volontà! Ma unn’è finita. Dato che lei l’è una persona dimolto religiosa..io so che oltre a quella di’ corpo..la vorrebbe sistemare anche quella dell’anima. E quindi ogni venerdì,  per  riparare alla fiutata di’ 15.la potrebbe salire fino all’uscio de’ protestanti..inginocchiarsi dinanzi ai’  loro buco della serratura ed aspirare i’ lezzo mandato da i’ solito nasello ai’  limone che un c’è i’ verso..di fargli cambiar pesce! Allora Stremati,  che è contento de’ mi’ suggerimenti? Qualcosa e’ s’è risolto no? Basta avere un po’di bòna volontà. Eh Stremati..Stremati..fossero tutte così le mi’ preoccupazioni..(sospira)

STREMATI: (con falsa partecipazione nell’intento di conciliarsi Egisto) Che forse gli è capitato? Qualcosa di brutto anche a lei? (con trasporto) La si confidi..la si confidi..

EGISTO: (continuando a sospirare) Eh..Stremati..Stremati..Altro che qualcosa di brutto..Qualcosa di brutto..di dimolto brutto mi sta capitando..Altro se mi sta capitando!

STREMATI:(Un po’lirico) Purtroppo..quando i’ destino comincia a tessere la sua tela..di chi è mai la colpa?

EGISTO: Eh..ni’ mi’ caso..sa..la colpa unn’è della tela..ma d’un telone

STREMATI: E come mai? Insisto..Se potessi fare qualcosa…

EGISTO:(sconsolato) Ma icchè la vol fare poer’omo che la regge l’anima con appena 23 denti! Perchè i’ mi’ male gli è qui..gli è qui..(si punta l’indice alla fronte)

STREMATI: Emicrania?

EGISTO: No..no..Roba pissicologica. (dopo un attimo di incertezza) Insomma..che la vol proprio saper tutta? A me un’ mi frega un fischio di campare..ni’ senso che la mi’ vita unn’ha più scopo!

STREMATI: Eh no..eh no..Così la un lo deve fare. La un si deve lasciare andare!

EGISTO: E icchè e’ dovrei fare secondo lei?

STREMATI: (cercando di passare dal ruolo di consolato a quello di consolatore) Come..dire..Ecco “rivitalizzarsi”.. “rivitalizzarsi” con degli obbiettivi nòvi!

EGISTO: (un po’ironico) E cosa dovrei fare..per..per..insomma come l’ha detto lei?

STREMATI: (cercando la risposta ad una domanda alla quale non era preparato) Gliel’ho detto..cercando..cercando..come dire..o meglio puntare a degli obbiettivi..

EGISTO:..novi..coresto l’ho capito. E come?

STREMATI: Per esempio..(con soddisfazione) aumentando i suoi interessi!

EGISTO: ..la dice

STREMATI: E’ lo dico si. (con forza) La mi’ dia retta e la segua i’ mi’ consiglio

EGISTO: Bah..se me lo .dice lei..anche se e’ ci credo poco. Però..la guardi..E’gli voglio dar retta..E subito!!

STREMATI: (sentendosi in una botte di ferro per quello che ha da chiedere) O bravo sor Egisto!!!

EGISTO: Allora mettiamoci d’accordo subito. Io..se lei è d’accordo..farei così..Per quanto riguarda la cifra che le ho prestato circa un anno fa, dietro rilascio da parte sua di relativo assegno cautelativo..si passa immediatamente dai duecento ai duecento cinquanta di percentuale mensile. Che è contento??

STREMATI: (rimane a bocca aperta..poi reagisce con forza) Iccheee??? Ma..ma..o sor Egisto ma lei la mi sta prendendo una cantonata sa? (non credendo ai propri orecchi) Ma lei la m’ha scambiato per Francesco Ferrucci a Gavinana!! Lei la pugnala un omo morto! Ma la un capisce!? Un ce la fo a reggere e’ duecento..e la mi vòle aumentare i’ dare?? La si figuri che ero venuto apposta a sentire se mi poteva fare un po’ di taccio sulla cifra..poi lei l’ha sempre svicolato..e l’ha un m’ha fatto esprimere!

EGISTO: Stremati..Ma e’ mi domando..ma  che razza d’omo gli è lei?? Una banderola? Prima la mi incita ad aumentare gli interessi e poi quasi la m’impone di ingranar la retromarcia!

STREMATI: (disperato) Ma io parlavo degli “hobby” mica dell’usura!!

EGISTO:(scattando verso la finestra come morso da una serpe e guardando  verso la strada) Ssssh!! Stremati!! Attento a come la parla! I’ nemico e’ ci ascolta!! Questa l’è una casa onorata! In queste mura le parolacce un devono avere accesso..Le mi fanno senso! (facendo l’atto di sputare in terra) Puah..Usura!!

STREMATI: O come dovrei..scusi?

EGISTO: (con iniziale incertezza) Che so..che so..(con sicurezza) “Fraterno aiuto”..”oppure.. “Pronto Sollievo”

STREMATI: Alla faccia del “Fraterno aiuto e dì’ “Pronto sollievo”!! Ma la un ci pensa? Il duecento per cento ai’  mese per i’ rinnovo mensile di’ prestito! Ecco..Oggi per questo ero venuto..a chiederle,  se c’era verso per questo volta (timoroso)..di far passo !

EGISTO: (strabiliato) Far passo?? Far..passo?? Ma la un ci pensi neanche amico mio!! (con apparente decisione) Ovvia..Alle corte!! Se lei poer’omo un ce la fa a compiere i’su’dovere..i’ prestito..un lo rinnovi! La mi salda subito..senza rimandare..e si chiude la su’pratica..Ovviamente io metto in pagamento l’assegno..Lei la mi’ salda gli interessi dell’ultimo mese…e più amici di prima!E per essere più in regola..e’ butto ai’ macero..la su’ scheda (va alla scrivania, prende uno schedario ed inforcato gli occhiali controlla i cartellini dei “clienti”) Cavalier Rottamato..ingegner Maceria

STREMATI: (bloccandogli la mano) Fermo..fermo..per l’amor di Dio!!Rinnovo..rinnovo..La dice bene lei.. “Chiuder la pratica”! L’è una parola..E con che soldi e’ posso acquistare le medicine pe’ i’ mi malati??

EGISTO: (cogliendo al volo l’occasione per pontificare in tono paternalistico)Stremati, Strenìmati eh no..eh no, così proprio non va. Non gli abitui male i suoi malati. Ma se l’è mai chiesto? Gli anticorpi che ci stanno a fare?E’possibile che la un capisca..che troppo abituati all’aiuto delle medicine..gli organismi de’ su’ cari..un saranno mai capaci di camminare con le loro gambe? La ci ragioni sopra..e se lei la vòle veramente bene a’ su’ famigliari..i soldi delle medicine la li risparmi e la li serbi per pagarmi gli interessi..Ed ora bravo..la saldi i’ mi’ dovuto..co’ un assegno si..con l’aumento che lei la m’ha consigliato..(Stremati cava dalla tasca un libretto degli assegni e comincia a riempirne uno) e la si sbrighi però perché devo correre in farmacia..

STREMATI: A fare..cosa?

EGISTO:Come.. “a fare cosa?” Ma a ritirare quello che e’ m’occorre per star meno peggio de’ mi’ acciacchi obbè. La guardi lei che lista (mostra un bel numero di ricette)

STREMATI (che non può fare a meno d’essere ironico): Ma un mi diceva degli anticorpi?

EGISTO (con disinvoltura): Appunto..Proprio perchè io ho sbagliato a non aver fiducia in loro..ed ora ne pago le conseguenze..assieme alle medicine! Perchè caro amico..io sono come un drogato. Senza le medicine entro in crisi d’astinenza ed un si sa icchè mi pol succedere. M’ha capito?

STREMATI:(cercando d’impietosire)Allora un c’è proprio speranza di…?

EGISTO (dopo averci pensato su qualche istante): Via..facciamo così..anche perché preso da scoraggiamento,  lei un m’abbia a ritirar fòri quella parolaccia che un voglio sentire..per questo rinnovo..fermo..la si blocchi! (Stremati smette di riempire l’assegno con l’aumento lo straccia e si accinge a compilarne uno nuovo) Per questo rinnovo e’ vanno bene duecento come gli è stato fino ad ora..Ma per il prossimo la un mi venga fòri con le sperpetue..perché io son deciso a seguire i’ su’ consiglio..perchè io e’ consigli degli amici fraterni come la sarebbe lei..io un li tocco come fossero sacri. Ed ora la se ne vada Stremati e la unne stia neanche a salutammi..così e’ la risparmia un po’ di fiato poer’omo.che e’ n’ha tanto bisogno..come me..E invece la mi’ saluti la signora (Stremati si accinge ad uscire) Ohe..ohe..lei..Stremati. La unne scappi. La un s’approfitti delle mi’ tare mentali..La un faccia da scordato! Capisco che la fame e’ gli pol dare alla testa ma..

STREMATI (meravigliato): Scordato?? E di che??

EGISTO: Ma di pagarmi no?

STREMATI: (smarrito)Ma se l’ho pagato ora!!

EGISTO: (scuote la testa) Noe..noe..propio un ci siamo..Io mi riferivo ai’ panino..a coresto che l’ha in mano.O vediamo di trattare con calma.E sarebbero ventun euro..ma per lei vanno bene anche venti e cinquanta!La ci pensi..l’è un affarone non solo per me..ma anche per lei dato che l’affettato che e’c’è dentro..l’è un Negroni originale.(l’altro li porge quanto richiesto)Ed ora mi risaluti la signora!

SCENA TERZA

EGISTO (osservando l’assegno consegnatoli da Stremati): Allora vediamo dove diavolo e’ mi convien depositarlo..Su’ i’ conto corrente di’ Credito? Noe..si..D’interessi e’ danno spiccioli..Su quello della Cassa di Risparmio? Peggio che andar di notte! Un momentino. E’ potrei prender degli altri titoli della “Sughi Riuniti” per esempio..Noe..Ho sentito ventilare che e’ principiano a metter la muffa..Ma forse..(fa per iniziare un’ulteriore lista di eventuali investimenti..finchè preso da un eccesso d’ira,  si prende la testa tra le mani) Ohi..ohi (con rabbia) E’ mi risento i’ capo che e’ mi’ ristianta!! E’ ci ho qui come un chiodo..ribadito ni’ cervello!! Via..via..questa roba..via! (getta via l’assegno che svolazza per la stanza indi corre ad uno specchietto poggiato su un ripiano,  l’afferra e vi si specchia) Ma che lo vuoi capire vecchio bischero?? Icchè tu ti tormenti..pe’ icchè? Tanto o prima o poi e’ si mòre..e’ si mòre!! (suonano ed egli va ad aprire)

RAGAZZO (entrando con aria sbarazzina): Ecco la roba che lei l’ha ordinato sor Icaro..noe..voleo dire..sor Mangiagrilli. Mi raccomando quando l’adopera, la la maneggi con attenzione!

EGISTO:(prende la boccetta e, la guarda controluce) Senti carino..dammi un’informazione..Ma e’ topi innanzi di tirar l’aghetto..che si lamentan dimolto? Perchè..e’ti son sincero..a me a sentilli..e’ m’entra i’ nervoso!

RAGAZZO:(facendo spallucce) Sie..male? L’è un prodotto addirittura inventato dagli animalisti per i quadrupedi terminali..elefanti compresi. E poi e’c’è scritto anche sopra. La pòle star tranquillo. E’ dev’ssere anche parecchio gustoso..perchè un talpone che lo schiccherò sotto e’mi occhi..mi ricordo..e’ si mise in un cantuccio bòno..bòno a leccassi i baffi..sinchè un mòrì. Ah la si ricordi che fa effetto dopo un’oretta dalla trincata! Che vol saper altro?

EGISTO: No..no..Tu’ po’ ire..(il ragazzo porge la mano ad Egisto con l’evidente scopo di ricever la mancia, ma l’uomo fa da gnorri e si limita a stringerla. Il giovane deluso ha un gesto di disappunto e se ne va) Però..che educazione..Anche la mano e’ m’ha dato. E poi gli hanno a dir male delle nuove generazioni! (tornando a sé) O vediamo se e’ mi riesce cominciare a prendere la prima medicina della serie..In do’ s’è cacciata (fruga con lo sguardo tra il mucchietto dei farmaci) Ah..eccola. Però sarà meglio dare un’occhiata alle controindicazioni. Ecco..siccome questa pasticca..come la si chiama? “Scacciatrombi la pol provocare un rialzo di pressione, assumere prima la polverina “Sgofiapompetta”. Eccola..Però..siccome ne’ prostaici come me e pol scatenare una ritenzione di liquido,  ingurgitare una cucchiaiata di “Urinol”..questa(controlla)diluita in un bicchier d’acqua..E ci siamo..Però..però bisogna ricordare che “Urinol” e’ pol scatenare l’embolia..e quindi a scanso di sorprese bisogna prendere una pasticca di “Scacciatrombi” (andando in bestia) E si ricomincia daccapo!! Di do’ son partito!!! Oh porca di quella porca miseria!! Ma questa unn’è una cura! Gli è i’ “gioco dell’oca” travestito!! Basta..basta!! (con decisa freddezza) Ho deciso..O tendone o no io mi rituffo (scatta in piedi precipitandosi verso la finestra. Però nel contempo gli capita di buttare un’occhiata alla boccetta consegnatali dal ragazzo. Si ferma) Un momento..un momento Egisto..Un lo perdere i’ capo..Ma  icchè e’ cerco? O se la soluzione e’ l’ho qui..a portata di mano!? (afferra la boccetta) Se la sarà gustosa pe’ topi..e’ la sarà di sicuro anche pe’ cristiani! E allora icchè aspetto?? Oh..ma gli è proprio vero sapete..Uno e’ cerca la felicità de’ sensi..e un s’accorge d’aella davanti!! (beve e assaggiato schiocca la lingua) Perbacco! Gli è bòna davvero! Gli ha un asprino (suonano) O chi c’è a rompere?? Chi è??

VOCE DON GINO: E’ son don Gino!

EGISTO: Oh figuriamoci..L’è i’ curato. (tra sé) Sta a vedi che gli è baluginato qualcosa della mi’ bevuta..e’ gli è corso a portammi i’ viatico! (si reca ad aprire la porta) La venga..la venga don Gino.

DON GINO: (alto, magro con l’occhio vivo da persona acuta ed intelligente) Allora Egisto..come va?

EGISTO: Mah..mica tanto per la quale (con intenzione) Ma tra mezz’ora..no un’ora e’ penso di star meglio!

DON GINO: Avrei bisogno di parlarti..

EGISTO: Si..ma una cosina lesta mi raccomando..perchè gli e’ l’ho detto..e’ ci ho un appuntamento inderogabile. La s’accecci..(offre una sedia)

DON GINO:(sedendo) E’ mi sbrigo in du’parole.

EGISTO:O bravo..La mi’ dica.

DON GINO: Ascolta Egisto..I tuoi coinquilini mi hanno informato delle tue condizioni di spirito. Mi hanno inoltre detto che nell’ultima quindicina di giorni. Hai tentato per ben tre volte di levarti dal mondo!

EGISTO: Eh gli hanno detto bene si..purtroppo!

DON GINO: Ma perché..perchè??

EGISTO: Riborda! Senta curato..e’mi son seccata la gola   per cercar di spiegarlo. (paziente) O vediamo se ho più fortuna con lei. La mi segua..La ragione..gli è una ragione che la fa a cazzotti con se stessa. E gli è proprio per questa ragione che ci fosse un cagnolino che e’ mi capisce! Don Gino! (perentorio e senza guardare l’altro) Io voglio morire che lo sa perché!? Perchè ho paura di morire!! Perchè un sopporto l’idea di dover mollare tutta la mi’ roba!!

DON GINO: Ma via..Non diciamo stupidaggini!

EGISTO: Ha visto? Anche lei come tutti quegli altri cervelloni! Ma se l’è per la paura di morire che e’ mi rimpinzo di medicine..E tutti nomi di que’ troiai (indica le scatole dei farmaci) e’ mi martellano e mi rintronano senza pietà ni’ mi’ poero cervello..e siccome e’spendo un capitale di medicine..e’ mi’ soldini e’ mi diventan sempre meno! Ma fosse finita qui perché e’ vedo anche i conti correnti..compresi i miei titoli che diventan sempre più magri..che e’ mi deperiscono! La me lo dica lei reverendo..un c’è da impazzire no? E’ perciò l’è per levammi da questa buriaìna che mi scappa la voglia di farla finita!

DON GINO (che ha ascoltato in silenzio dopo qualche secondo di riflessione): Ho capito..

EGISTO (levando gli occhi al cielo): Meno male..Lei la sarebbe i’ primo.

DON GINO: L’è di sicuro i’ boomerang della solitudine!

EGISTO (tendendo le orecchie): Icchè e’dovrebb’essere??

DON GINO: L’è la solitudine che ti pesa..

EGISTO (facendo una smorfia): Solitudine?? Un mi pare proprio..Anzi e’ penso che sia uno de’ pochi malanni..che unn’ho!

DON GINO: E’ pare a te..(accostando la sua sedia alle poltrona di Egisto) Perché..:cerca di capirmi..La solitudine l’è come una perdita di gasse inodoro. Silenziosa..silenziosa..Zac!! L’ha t’artiglia..e la ti fa morire!! Una curiosità..ma nella tu’vita..ch’mai pensato a prender moglie?

EGISTO: (ridendo con aria di compatimento e scrollando la testa) O curato..ma come si sente che l’è venuto a ..curarci..da poco..Tre e’ n’avute..mica una! (preso da un pensiero mentre il sacerdote metabolizza la notizia) Oh..la mi’voglia scusar l’ignoranza..e’ un gli ho offerto nulla!! Ovvia che lo gradirebbe un caffeino? Tanto e’ ci mette poco a passare ed io un altro briciolo di tempo e’ ce l’ho. Si fa in tempo..

DON GINO:No..no..Unne   stare ad ingrullire. E’ ci mancherebb’altro! Magari ecco..anche se non parer scortese (prende la boccetta che dovrebbe contenere il veleno) gradirei un gocciolino di questo.

EGISTO:(strappandogliela letteralmente di mano)Eh no..eh no!!Questo no! Questo unn’è per lei..E’ ci mancherebbe altro! D’avanzo di preti e’ ce ne son sempre meno!

DON GINO: Scusi ma non capisco..

EGISTO: (cercando di rimediare) E’ mi spiego..La deve sapere caro don Gino che questo è un preparato ad altissimo contenuto..erotico. Sa un vorrei che lei l’entrasse sotto pressione e la buttasse la tonaca ai’ macero. D’altronde anche voi vu’ siete omini masti!

DON GINO: Eh..se le cose le stanno così..penso che tu non t’abbia torto.

EGISTO: Dunque..gli diceo della mogli..Allora la deve  sapere caro don Gino che quando e’ morì la mi’ mammina,  io un sapevo dove battere i’ capo..insomma ..in che direzione andare..perchè ero rimasto solo..Ma intanto perché la capisca bene la mi’ situazione..la sappia perciò che allora gestivo una bancarella di libri e riviste usate ed inoltre arrotondavo i’ bilancio imprestando qualche spiccioluccio..ma la creda..uccio..uccio a qualche conoscente fidato..che si fosse trovato in difficoltà..Si capisce..con qualche interessino

DON GINO: Capisco..ma ino..ino. E sottola guida di mammina (ironico) scommetto!

EGISTO: O bravo don Gino! Vedo che a differenza delle male lingue condominiali..lei l’è disposto a capirmi. Dunque le stavo dicendo che rimasto solo..tutto e’ mi diventava più faticoso. Allora e’ t’acchitai l’Armida. Ma prima di trainammela in chiesa..Armiduccia uccia..uccia le dissi..ricordati bene che oltre a’ tu’ normali doveri coniugali verso di me..te t’hai i’ compito di un farmi scordare la mi’ cara mammina, avendo per me tutte quelle cure con le quali lei la mi’ proteggeva. E soprattutto d’una cosa importantissima tu ti devi ricordare. La mattina..quando secondo i’ tu’ dovere..tu s’è obbligata a venirmi a svegliare.. se tu t’ammoschi dallo sguardo spento..che unn’ho riposato bene..ristiaffami subito a letto e richiudi le persiane lesta!

DON GINO: Oh bella..E perché?

EGISTO: Eh..I’ perché gli è facile a spiegassi..Che lo sa caro lei che soprannome m’aveano ammollato insin da piccino?

DON GINO: Bah..Non saprei davvero.

EGISTO: “Tardivo”..Tardivo mi chiamavano,  ma non perché e’ fossi nato cogliombero,  ma perché e’ m’ero trattenuto una quindicina di giorni in più nella pancetta di mammina..perchè e’ si vede che e’ m’ero trovato bene e mi sentivo protetto. E questo ritardo..spiegò i’ pediatra a mammina..l’avea provocato ni’ mi’ cervello un tale scombussolìo..che m’obbligava  fare le cose con calma ..e senza furia. Sicchè se i’ dormire di notte un mi bastava e’ mi ci volevano per forza e’ tempi supplementari.(guardando il prete con sospetto) Che m’ha capito?

DON GINO: (che comincia a dar segni d’insofferenza) Eeeh..anche troppo!!

EGISTO: Ritornando all’Armida le dissi.. “Che ci stai a questi patti? Se un ti vanno bene  dillo e preparati allora a cercarti un convento,  perché io..mi venisse un accidente se e’ t’impalmo!” Lei invece la s’impegnò con entusiasmo ed io la convolai. Don Gino..la mi’ creda! Un tesoro..un tesoro l’era la mi’ Armiduccia che a dir tesoro un si butta via nulla..L’era come averla azzeccata co’ un “Gratta e Vinci” di quelli che e’fanno svenire i’ cliente e’ i’ tabaccaio!! La pensi che di sera tardi..seguendo l’esempio ..

DON GINO: (che ha capito l’antifona)..ovviamente di mammina..

EGISTO:..un c’era verso che l’andasse a chiudere occhio se prima unn’avea programmato tutte le attività per il giorno dopo..tale e quale..

DON GINO:(ironico e cominciando a ribollire) Insomma..come faceva..mammina!

EGISTO: Infatti l’andava a letto addirittura alle tre..e la si destava..alle quattro!

DON GINO: Nespole! Dormigliona però.

EGISTO: La mi lasci finire..S’alzava a quell’ora per controllare che tutti i miei vestiti fossero in ordine..perchè..

DON GINO: (rattenendo a stento la rabbia a voce un po’più alta)..tu dovevi andare alla bancarella..

EGISTO: Preciso! Ah..lei si che la ci capisce don reverendo! E poi..cuciva..coceva..spolverava,  ma in assoluto silenzio per non disturbarmi perché..

DON GINO: (con la rabbia che gli sta montando, in tono  ancora più in alto)..perchè tu dovevi andare alla bancarella!

EGISTO: (esultando. Finalmente un alleato) Si..si..si..si..!! L’ha centrata curato..l’ha centrata!! La vada ad urlarlo nella tromba delle scale (poi calmandosi) Indi spazzava..lavava..lustrava, ma lestissima perché..

DON GINO:(con lo sdegno che gli scappa dalla voce)..perchè tu dovevi andare alla bancarella!!!

EGISTO:(in beatitudine totale) Si! Si! Amico si! L’ha fatto Bingo! Ora la smetteranno di sparger veleno quelle vipere! Poi ancora mi destava..mi portava la colazione a letto,  mi allacciava le scarpe,  ma velocissima perché..

DON GINO (con tono e rabbia altissimi):..perchè tu dovevi andare alla bancarella!!!

EGISTO: (sempre con entusiasmo) Infine mi scortava all’ingresso..mi apriva l’uscio..mi baciava in fronte ma rapida,   rapida perché..

DON GINO: (con la rabbia che gli strabuzza da tutti i pori)…perché tu dovevi andare alla bancarella!!!!

EGISTO: (calmandosi all’improvviso) No! Questa curato..l’ha buttata di fòri…

DON GINO: (quasi preso alla sprovvista) E perché?

EGISTO:..perchè alla bancarella la ci andava lei e io correvo a letto per farmi passare..l’avanzo di sonno come era stato fissato ne’ patti prematrimoniali..secondo l’ultima prescrizione di’ mi’ pediatra a mammina! (quasi parlando a se stesso) Ah che affetto disinteressato ho provato per la mi’ Armida! Ma si vede che questo unn’è bastato..perchè nonostante un gli avessi fatto fare manco un figliolo..per non stancarla troppo..un brutto giorno..gli stiantò i’còre.(sospiro) Chi lo sa come mai..

DON GINO:(con controllata ironia) Già..Chi lo sa perché!

EGISTO:E allora io..

EGISTO:..non sapendo dove ribatter la testa..

EGISTO:E’ condussi all’altare la Clotilde. Oh..ma un la presi mica a scatola chiusa sa..E’ la feci visitare da un famoso cardiologo che gli armeggiò un fòttio attorno a’ i’ su’ fisico ed alla fine e’ mi disse “T’un potei cascar meglio. Questa la un còre da Bartali! La sarebbe capace di scalar la salita dell’Izoarde!” Figlio d’un cane! E’ un passò un anno che una salita e’ la scalò si..ma non quella dell’Izoarde,  quella di Trespiano!

DON GINO: Sempre per il cuore?..

EGISTO: Eh no..Anche se una parte e’sarebbe stato meglio..

DON GINO: E perché mai?

EGISTO: Perché mi sarei fatto rendere i’ soldi da i’ cardiologo che l’avea visitata no? Per la diagnosi sbagliata..No..no..E’ decedette per una broncopolmonite trascurata. E pensare (con rimpianto) che siccome a far le cosine di casa l’era sempre accaldata..io per refrigeralla, e’ gli tenevo sempre spalancate le finestre..e spento i’ riscaldamento..Anche d’inverno..Oh ma mica per risparmiare sa..come e’ dican queste  serpi di’ casamento..La un mi crede caro “don”?

DON GINO: E’ti credo si..(a presa di giro) Ci mancherebbe!

EGISto: Ma io che e’ son tenace, e’ t’acchitai l’Orestina..la terza..ma per un pigliallo in tasca..un’altra volta,  questa mandata la feci sfruconare da una diecina di professoroni..Ognuno gli scandagliò i’ su’ pezzo d’Orestina..poi e’ confabulonno per una bòna mezz’ora e poi e’ dissano in coro “sor Egisto..Lei si che la ci ha dato! Ma questa creatura l’aesse un neo che fusse uno! La sarebbe addirittura perfetta se la un fosse un po’ cischera e un capellino..sorda. Ma l’è roba da nulla..La se la tenga di conto e la un la sgualcisca troppo!

DON GINO (sogghignando):S’eran di già ammoscati con chi avevano a che fare..

EGISTO: Ed io ovviamente per non sdegnalla e’ la trattavo come un pezzo di bigiotteria. E’ gli avevo inventato una frase dolce che gli ripetevo tutte le mattine per tenerla su di morale. Che la vòl sentire..? Perchè e’ merita davvero!?

DON GINO: (sbuffando )Me l’immagino!

EGISTO: “Orestina, ogni mattina tu mi pari più bellina! Una torta s’è di panna..corri a prendermi la salamanna!”

DON GINO:(preso alla sprovvista) La sa..la sa..?

EGISTO:..manna..manna..Ora gniene spiego..La deve sapere curato..che la mi’ mammina..

DON GINO: (sardonico) Rieccola! Mi pareva che e’ mancasse da troppo tempo poera donna! Prosegui..prosegui..La tu’ mammina..?

EGISTO:..la deve sapere caro lei che la mi’ mammina appunto,  nell’intento di farmi venir su..bello e robusto,  l’era stata consigliata da i’ solito mi’ pediatra,  di un farmi mai mancare giorno per giorno..un be’ grappolo d’uva salamanna che secondo lui contenevano un alfabeto intero di vitamine. Ragion per cui una brutta mattina di febbraio e’ feci alzare a brùzzico l’Orestina perché e’ corresse da i’ primizaio, che lei lo saprà e’ l’è quell’ortolano specializzato che tien la frutta anche  for di stagione, a prendemmi i’ solito bel grappolo. Ora dato che s’era in inverno e fòri e’ c’era una nebbia da affettar co’ i’coltello lei poerina l’afferrò i’ cartoccio dell’uva e per non farmi aspettar troppo,  perché sapeva che ero facile a pigliar fòco,  l’uscì tutta di corsa da i’ negozio e, poer’anima, ..ne’ vide ne’ sentì che gli stava arrivando un “busse” e poera creatura la finì dritta dritta sotto le ròte, rimanendo secca d’un colpo..mentre e’ chicchi della salamanna e’ gli si spargevano tutti vicino! Lei la mi pol capire..appena avvertito e’ mi precipitai su i’ posto,  salvo una piccola sosta ai’ barre sotto casa mia, per buttar giù in mezz’ora un po’di colazione! Giunto..su i’ luogo della disgrazia unn’aveo i’ coraggio di guardare..anche perché aveo timore di ributtar fòri la colazione..così mi sarebbe ritoccato di rifanne un’altra..ma poi, mi feci animo..mi feci largo tra la folla e guardai. La un ci crederà don Gino..che a veder la mi’ poera consorte stirata in terra come una sogliola..con tutti que’ chicchi per l’attorno,  e’ mi venne fatto di pensare a come l’era solamente un’ora avanti. E mi venne fatto di pensare “Ma guarda che scherzo l’è la vita Orestinuccia mia. Un’ora fa t’eri come una torta con la panna..ed ora in un momento tu ti sei trasformata in una stiacciata con l’uva!!” (piange commosso)

DON GINO:(che ha recuperato il controllo dei propri nervi, battendo una mano sulla spalla di Egisto) Figlio mio..figlio mio..Mi dispiace dovertelo dire..ma con il tuo racconto..con le tue parole,  mi confermo..e te lo ripeto.. che il baco del tuo male..altro non è che la solitudine!

EGISTO:(pervicace) E picchia!!

DON GINO: Eh si..povero Egisto..Te non te ne sei accorto..ma sei rimasto solo..tutta  la vita!

EGISTO: Ma icchè la dice prelato..ma icchè la dice!!? Ma che ho parlato a un muro? Tre mogli mi son riciucciato nella mi’ vita..e lei la s’incaponisce a dirmi che e’ son sempre stato solo???

DON GINO (deciso a sfruttare al massimo la sua pazienza): Seguimi..Intendevo dire “Solo” ni’ senso che di tre creature,  non ne hai avuta una nel cuore. Solamente ti facevan comodo e tu le hai diligentemente adoperate. Per intendersi. Tu hai preso ma non hai dato..e quando non si da’ si rimane soli..come sei rimasto tu!

EGisto: (per niente scosso non trova di meglio che commentare con il sarcasmo) Ovvia su! Domenica posso fare a meno di venire in chiesa, perché tanto i’ sermone e’ me lo son già sorbito.

DON GINO: Ma com’è possibile che tu non ti sia accorto che mentre tu mi parlavi delle tue mogli..e di che razza di vita conducevano con te..era come se tu parlassi di un trio di schiave?

EGISTO: (preso da un leggero dubbio) E va bene..Ammetto che come marito possa essermi comportato..possa essere stato..un po’distratto..

DON GINO: (abbozzando una smorfia di disgusto) Distratto..!?

EGISTO: (cercando di cambiare argomento)…ma con tante altre persone, quando qualcuno s’è rivolto a me per un po’ d’aiuto..io un mi son mai tirato indietro. E un mi pare d’essere stato tanto egoista come la dice lei no?

DON GINO: (ridacchiando) Dare..una mano?? Umh..Invece ho sentito dire di molte persone che hanno dato una mano a te..mio caro!

EGISTO: Pe’ i’ fatto che ho prestato volentieri de’ soldi a chi mi tendeva la mani?

DON GINO:(incalzante) Con che interessi?

EGISTO: Eh beh..Bassini bassini unn’erano. Ma coresto per forza. L’eran per garantirmi i’ ristio. Perchè anche ai’ mi’ futuro e’ debbo abbadare no? Eppoi, son fatto così..I’ mi poero babbo la sappia e’ m’ha insegnato che quando e’ c’è da fare un baratto..sarebbe un peccato grave rimetterci!

DON GINO: (con un risolino) Già..Ti dirò che mi era arrivato agli orecchi più d’una volta che i comandamenti del Signore..erano aumentati ad undici! Ma piuttosto parlami (con santa perfidia) piuttosto di quella signora anziana che tu sfrattasti e che dopo poco morì.

EGISTO: (sobbalzando) D’altronde era morosa..recidiva ed inoltre stava attentando al sacro diritto della proprietà privata (un po’alterato) Ehilà..pastore d’anime..che s’ha a giocare a carte scoperte? E allora la mi’ risponda sinceramente..Che è venuto a confessarmi a trucco?? Perchè io un l’ho chiamata mi pare..e perciò la mi’ faccia i’ piacere la mi venga ai’ nocciolo e la mi’ risponda..Icchè l’è venuto a cercar da me?

DON GINO:(cercando d’imporre a se stesso chiarezza nell’esposizione) Ecco..t’un ci crederai,  ma son venuto ad offrirti l’occasione per scacciare i cattivi pensieri dalla testa,  offrendoti un’occasione che concilia..l’apparente inconciliabile..

EGISTO: Senta..se la potesse parlare un po’meno attorcigliato,  la mi farebbe proprio un gran favore!

DON GINO:Traduco..Io son qui per du’ ragioni. La prima..per me la più importante..per riempirti i’ còre di conforto,  la seconda per riempirti il portafoglio.

EGISTO:E che invece per me e’ sarebbe più importante ancora! (approfittando che il curato non lo fissa) Anche se ormai mi sa che l’è arrivato in ritardo!! (con disappunto) Ma già che gli è qui..la dica..la dica..

DON GINO:(scandendo le parole nell’intento d’essere più chiaro possibile) Stammi bene a sentire. Visto che in quanto a matrimoni sei un esperto..che te la sentiresti di “inquartare”??

EGISTO(sorpreso) Rinquartare..come?

DON GINO: In parole povere..di riconvolare (mugola la marcia nuziale di Mendhelsonn)

EGISTO: All’altare!!?

DIN GINO: Proprio all’altare no..ma ai’ tavolo di’ sindaco..si!!

EGISTO: (meravigliatissimo) Io???

DON GINO: Io no di certo. Almeno che il Papa non mi dia il “via”. Rispondimi sinceramente. Ti farebbe senso?

EGISTO: A ma penalmente no di certo..Ai’ massimo e’ mi farebbe schifo! Ma o reverendo..e’ vo’ per gli ottantacinque sa!

DON GINO: Sie..codesto un vorrebbe dir nulla..Perchè il matrimonio non è solo l’unione di due corpi..ma anche e soprattutto di due anime!

EGISTO: La dice bene..Ma l’anime e un si vedono mentre invece..

DON GINO:E poi la sarebbe un’unione che la durerebbe poco..

EGISTO: Ah ma lei la sa qualcosa di’ topo..

DON GINO: Che topo?

EGISTO: Nulla..nulla..L’è soltanto un modo di dire. Prima di tutto..que4sta “quartina” che e’ mi dovrei riciucciare come la sta con la salute? Con la fortuna che e’ ci ho un vorrei..

DON GINO: Io so soltanto che gli è..carpatica.

EGISTO: Vai! Come si disse! L’è malata..Bada di lie!! (pensoso) Carpatica? O che disturbo gli è..Strano..Un l’ho mai sentita nominare

DON GINO: Ma cosa farnetichi? Carpatica nel senso che è originaria dei Carpazi,  dei monti Carpazi..o giù di lì Insomma l’è rumena o ungherese..non ho capito bene. Ed eccoci al “quia”. Lei l’è venuta qui in Italia per guadagnar qualcosa..da inviare alla famiglia..babbo,  mamma e un paio di fratellini. Ma c’è una difficoltà..che essendo straniera,  più di un limitato lasso di tempo non si può trattenere. Invece sposandosi con un italiano ovviamente questo ostacolo sarebbe ovviamente rimosso!

EGISTO:(un po’perplesso) Scusi..ma lei in do’ l’ha scovata?

DON GINO: Scovata? O se non la conosco nemmeno!

EGISTO: Questa l’è bòna e la costa poco..!

DON GINO: Me l’ha raccomandata  e caldamente il commendator Belato..

EGISTO: (Pensieroso) Belato..Belato..(sovvenendosi) Accidenti!! Qui’ riccone sfondato?? Quello che e’ fa e’ “firmi”?

DON GINO: T’ha fatto centro! Quel grande produttore si! Ah..una creatura a dir poco meravigliosa. La sua carità..il suo amore verso il prossimo..sono senza tema d’esagerazione..incontenibili!

EGISTO:Addirittura!!

DON GINO: Te avrai sentito parlare sicuramente del “TETTO  AMICO” penso..

EGISTO: No..di tegole un me ne son mai occupato..

DON GINO: Ma cosa diavolo c’entrano le tegole?? “TETTO AMICO” è un’istituzione che ha sede in via del Giramento..in una bella villa di proprietà appunto del commendatore. Si propone di raccogliere dai cassonetti della vita..vedove..orfani ed orfane..ma in preferenza ragazzi ..sradicati che gli hanno bisogno di inserirsi nella società..oltre che d’una dimora!E non è  finita.La sua bontà, il suo altruismo è così..come dire..straripante che è dilagata oltre confine.Infatti per cercare di guarire certe malattie non ancora debellate ha ingaggiato uno scienziato suo vecchio compagno di scuola, gli ha comprato un castello sui monti Carpazi appunto, , l’ha fatto restaurare..e gli ha attrezzato nei sotterranei un laboratorio moderno..dove l’amico possa tranquillamente procedere con i suoi esperimenti!

EGISTO: (con sopportazione) La un prosegua,  che ho mangiato la foglia. Siccome coresto santone a furia di far opere bòne l’è a corto di benzina (solito gesto manuale per sottintendere il danaro)..e’ chiede aiuto al “Pronto Sollievo”!

DON GINO: Poer’omo. Starebbe lustro se cascasse nelle tue  grinfie! No..no..fortunatamente lui con i soldi ricopre me e te messi uno sopra all’altro. Immaginati che ne ha tanti che e’ si può permettere di portare a turno diversi dei suoi ragazzi a giro per il mondo..e sempre nei paesi..dove lui svolge i suoi affari. Insomma per farla breve .non so come..lui ha conosciuto questa ragazza,  s’è commosso..ed ha deciso di aiutarla!

EGISTO:(con noncuranza) E l’aiuti allora!

DON GINO: E infatti le ha trovato un buon posto di lavoro,  ma per mantenerselo povera creatura,  c’è l’impedimento del quale ti ho parlato.

EGISTO: Scusi..ma con tutte quell’altre ragazze,  come s’era regolato?

DON GINO: Bene..perchè con l’altre non esisteva nessun ostacolo burocratico, essendo tutte nostrali. Ascolta..ma e’proprio per questo  che sono venuto a cercarti..Perchè tu lo possa aiutare a compiere un’opera santa..sposando quella ragazza in modo..fittizio..che quindi potrà usufruire della mano che il commendatore è disposto a porgerle.

EGISTO:O curato..Io e’ mi meraviglio soltanto d’una cosa. Che con tanti giovani che e’ si trovano in giro..la sia venuto a cercar proprio me!

DON GINO:(facendo spallucce) Sie..giovani..!! Neanche a parlanne. Di loro non c’è da fidarsi,  perché si correrebbe il rischio..che prendessero la cosa troppo..troppo..sul serio..tu mi capisci! I giovani sono caldi. Non ragionano..

EGISTO:Ho capito..la un prosegua. E siccome io ormai e’ son da frigorifero..

DON GINO: Va da sé che dopo un po’ inizierete  la pratica per la separazione. Ma eccoci a quello che penso sia per te la cosa più importante (con voce alterata dall’emozione quasi scandendo le parole)..Il signor Belato ti verserebbe a titolo d’ingaggio..un premio di 500.000..euro!!

EGISTO: Ci..ci..cinquecentomila!!??

DON GINO: Di euro si!

EGISTO (prendendosi la testa tra le mani ed approfittando del fatto che don Gino gli volta le spalle): Oh porca padella!! Padella porca!! Proprio ora sono andato a far la bevuta!!

DON GINO: ..oltre ad un rimborso per altre eventuali spese che potreste affrontare per il suo mantenimento..Cosa ne dici?

EGISTO (passeggiando nervosamente per la stanza): Icchè ne dico.? (continuando a soliloquiare stando attento che il prete non lo senta) Bah..rassegnamoci. Tanto oramai sotto la coda l’ho preso..Tanto vale cercar di fare bella figura..di lasciare un buon ricordo di me..

DON GINO: Cosa biascichi?

EGISTO: Icchè biascico? Nulla..nulla..Nulla di nulla. Allora la mi’ stia sentire (respirando a fatica) Dato che la m’ha proposto un’opera santa..io di euro unne voglio uno!! Perchè grazie a Dio..di soldi unn’ho bisogno..perchè n’ho abbastanza e..me n’avanza!! (sussurra tra sé) Ma senti icchè mi tocca di dire!!

DON GINO (in tono ammirato non credendo ai propri orecchi): Egisto..Egisto..lasciamelo dire. Tu..tu..m’hai commosso fino all’osso!! E allora..a tuo compenso esperto come sono in queste cose..ti posso assicurare che decidendo così..tu ti sei guadagnato un posto in Paradiso!

EGISTO (ancora tra sé): Proprio a buco..allora!

DON GINO (Si alza per congedarsi): Bene caro Egisto..Oltre a rivedere completamente il mio giudizio su di te corro ad informare il commendatore del tuo bell’atto..e penso di ritornare al più presto qui da te con lui e la signorina.

EGISTO:(fermandolo con la voce) Un momento curato.:.un momento!! La prenda per precauzione..la chiave (gliela porge)

DON GINO: E perché mai?

EGISTO:..perchè se tante volta mi scappasse di far la doccia..e fossi in bagno sa..

DON GINO: Bene…come vuoi…volo…e corro giù (esce di corsa)

SCENA QUARTA

EGISTO: (Pensando) E io invece caro curato e fo’ all’incontrario di lei. Lei la vola e la va in giù..ed io al massimo tra un quarto d’ora (sbircia l’orologio da polso)…co’ un par d’ali ai’ posto delle braccia…grazie a questa boccetta..e’ volerò in su. Però,  in fondo in fondo..ma dimorto in fondo,  e’ mi dispiace per la rumena. Vedova..innanzi di sposarsi!. E non solo per lei..ma anche e soprattutto per la grana..che un m’avrebbe fatto punto schifo..anzi! Eh si..Bisogna che l’ammetta a buco torto (alza gli occhi al cielo e sospira) Eh caro babbo..e’ mi dispiace ma son ito fòri dalla tradizione familiare..perché,  una volta tanto in un baratto..e’ ci ho rimesso. Pensa..ho preferito tirare il carzino invece di beccammi un bel po:di bigliettoni che un m:avrebbero fatto punto schifo! (scattando) Ma icche:tu dici Gisto..icche:tu dici!! Ma che ci ricasco! Schifo..m:avrebbero fatto..schifo eccome! (osservando la bottiglietta)..ma questo veleno, funge o un defunge! Ormai i’ tempo l’e scaduto da un pezzo! (suonano) L’è nova! Ah..scommetto che l’è i’ curato che e’ s’è dimenticato di qualcosa (invece entra il ragazzo della mesticheria) Oh guarda chi c’è. E sai pensavo proprio a te..

RAGAZZO:E io a lei sor Mangiagrilli. La m’informi..Che l’ha di già data ai’ topo quella roba?

EGISTO: Ancora no..(con aria di noncuranza) Senti un po’..già che tu ci sei..Un tu s’ha mica se gli esiste un antidoto? Perchè ho saputo che quella poera bestia nella su’ vita gli è stato tanto sfortunato..Pensa che gli è vedovo..addirittura di tre tope!

RAGAZZO (sorridendo): Sor Mangiagrilli..la unn’abbia rimorsi. Perché di questa roba..l’animale e’ un mòre di certo!

EGISTO: Un mòre?? O icchè tu vorresti dire?

RAGAZZO: Un mòre no..Perchè nella furia,  io e’ ho sbagliato a prender la bottiglia!

EGISTO:(sorpreso) T’ha’..T’ha’sbagliato?? (con viva preoccupazione) Ma..ma..allora d’icchè si tratta??

RAGAZZO: O la legga lei..(porge ad Egisto la bottiglietta)

EGISTO: (legge) “Elisirre di lunga vita”?? Foglio d’un termometro!! Porca l’oca!! Un dubitate..E’ l’avea si..l’agrino (si accascia e nel contempo con voce supplichevole porge la mano al ragazzo attendendo il rimborso per l’errore subito) Almeno riprendiamo i soldi..(il ragazzo memore del precedente gliela stringe ed esce) Da’ retta..Ora gli è stato anche troppo educato! (arrovellandosi) Insomma via..un c’è proprio i’ verso di crepare!! E non solo un crepo..ma ho anche pagato una boccetta che un mi serve a nulla! E icchè gli è peggio ho preso l’impegno di sposammi con la carpatica.. “gratisse amore dei”. Ehi..ehi..icchè mi dico?? (scattando in piedi) “Gratisse” ?? Ma un sia mai detto!! Eh no..caro i’ mi’ curato. Io un baratto a rimessa unn’ho mai stipulato e mai lo stipulerò..ne’ con lei ne’ tantomeno co’ i’ commendator Sospiro..cioè..Belato! Anzi..guarda..Pe’ un lascian freddar la cosa..e’ si rimedia subito (si precipita al telefono consultando prima l’elenco convulsamente) Pa..pa..pa.. Ecco qua..Parrocchia di santa Pattona. Don Gino? E’ sono Egisto..No..no..un ci ho ripensato..anzi..Solamente e’ bisognerebbe riparlar di’ fissato. Intanto la mi dica se lei l’ha belle e parlato co’ i ’commenda. Noo?? Bene..bene..così e’ siamo a cavallo! Senta..manco a farlo apposta e’ ci ho qui davanti i’ Sole 24 ore. Allora qui e’ c’è scritto che i’ tasso d’infezione..o come si chiama..gli è aumentato da non credere..tanto gli è vero che gli zucchini e’ son saliti di cinque centesimi..e i cavoletti di Bruxellesse d’un euro a’ i’ chilo..e delle arance che e’ mi ci voglion come i’ pane per sconfiggere l’influenza un se ne parla nemmeno..alla carta igienica un ci s’ avvicina..ed insino i’ girello gli è salito alle stelle!! Ragion per cui i’ sor Belato la regalia dell’ingaggio, e’ bisogna che la ritocchi..d’un briccico che la porti da 500.000 almeno a 700.000..euro. Sa..lei la mi’capirà..E’ fo per tirare avanti alla meglio..E in quanto a guadagnammi i’ Paradiso bisognerà rimandare tutto alla prossima volta..se la ricapiterà. (dopo qualche secondo con un po’ d’imbarazzo) E poi ancora una cosa. Siccome i’ commenda Belato l’è un gran produttore..se gli chiedessi un favorino fòri contratto..un favorino che riguarda i’ su’ mestiero..che mi risponderebbe “picche”? Lei…icchè la ne dice? Che un mi direbbe di no ehm? Perchè e’ si tratterebbe d’una debolezza..ma alle quale ci tengo tanto! Ed ora a rivederci e a risenticci (posa il microfono ed è subito ripreso dai suoi calcoli) Allora..vediamo un po’ di programmare e di non lasciar nulla a’ i’ caso. Di que’ 700.000..200.000 li potrei investire ne’ “Filati Arzilli”..300.000 ne’ “Ceci a Bagno” e 200.000 nelle “Ciabatte a motore”.(gonfiando le gote) Uffa!! Porca miseria! Ma che è possibile che un mi ricordi mai..che troppi numeri e’ mi fanno venire ì mal di capo? Peggio per me..Stanotte per punizione..veglione insino all’alba!!

FINE DELL’ATTO

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