di Fernando Romei, detto Bubi
Ma gliè meglio andare a funghi
Commedia in vernacolo in tre atti
Copione
Personaggi
Epamindonda, detto Gluteo
Severina, creduta vedova del signor Epaminonda
Marco, loro figlio
Prof. Mezzasalma, secondo marito di Severina
Signora Garda, coinquilina
Cronista
Prof.Complessi, psichiatra
Dolly
Manovella, regista di fotoromanzi
Paleo
I ATTO
SCENA PRIMA
Modesto salotto di appartamento di una casa popolare tutto addobbato dei simboli del vecchio P.C.IMARCO: Insomma..mamma..Te tu m’ha spiegare icchè t’hai in corpo..Perchè tu mi tieni coresta grinta!
SEVERINA: Ah..E icchè e’ ti dovrei tenere secondo tene? Dopo i’ colpo sotto i’ bellico che tu m’hai ammollato!? Con lo stiaffo che t’hai appioppato alla bon’anima di tu’ poero babbo e alla su’ santa memoria? E che poera creatura da i’ male che gli avrà sentito, chissà quante volte e’ si sarà rinvoltolato nella terra!??
MARCO: Mamma..mamma..Avanti di sparar coreste sentenze..fattelo un esamino di coscienza. Perchè s’è rivoltato per me..chissà che rotolio gli avrà fatto per te! Da coltrare unpodere intero! Che non solo tu s’è riconvolvolata a giuste nozze..ma addirittura in chiesa e co’ uno che gli h a tagliato la corda da i’ seminario!
SEVERINA: Riborda!! Oh..ma un c’è i’ verso che e’ t’entri ni’ capo eh? Ma quante volte e’ te lo devo ripetere? Ma come faceo..dimmelo te..a tirare innanzi con du’ figlioli.e.con qui’ brincello di pensione riversibilata di to’ pae?
MARCO: E poi a parlar francamente..e’ c’è qualcosa ni’ tu’ modo di fare che un lo capisco..Perchè dopo che i’ babbo gli è scomparso te t’ ha preso a difendello con l’unghie e co’ denti! O se proprio te tu m’ ai raccontato che l’ eran le più le mossaccie che le carezze che vu’ vi scambiavate prima che lui gli sparisse.Che da parte tua e’ gli era un continuo rimproverargli..d’ averti fatto fare una vita da Cenerentola coi fatto di non aver mai avuto un lavoro stabile..propio per via della politica!
SEVERINA: Per colpa de’..rimorsi
MARCO: O coresti..Chi sono?
SEVERINA: Noe..noe..un sono un cognome..Un lo far lo spiritoso..E’ son quelle tanaglie che un lo so da do’ vengono..che t’abbrancano allo stomaco..quando tu pensi..o tu t’accorgi d’aver fatto de’ torti a qualcuno..e ni’caso mio..un c’è più i’verso di rimediare.L’unica maniera gli è quella di immedesimassi co’i’morto e di difendere i’ su’ modo di pensare Siccome quando gli era vivo con lui e’ m’è venuto i’ dubbio d’essere stata troppo esagerata ni’ dagni contro..ora e’ cerco di rimediare così. Co’ i’ mettecci una toppa sopra (sospira). Ma purtroppo l’ha sempre una toppa. Ma a pensare che te..figliolo di Gluteo tu s’è andato a iscriverti a un partito di destra! E’ mi par di sognare!!
MARCO: A parte che gli è di centro-destra..
SEVER INA: Un muta nulla! Se la unn’è zuppa l’è pan molle!
MARCO: E poi mamma..basta con queste contrapposizioni ammuffite..sclerotizzate!! E poi..tanto per esser chiari..i’ mio unn’è un partito..l’è un movimento..e se ti fa piacere e’ ti dico..che l’è pieno d’operai! E d’altronde anche i’ nome stesso lo dice?? No??
SEVERINA: E che me lo vorresti dire coresto nome?
MARCO: MIAO..
SEVERINA: Da’ retta..ma icchè t’hai ni’ cervello?
MARCO: Cioè?
SEVERINA: E’ ti chiedo un nome e tu ti metti a miagolare
MARCO: E io icchè t’ho risposto..
SEVERINA: Co’ un miagolio? MIAO?
MARCO: Appunto..l’è i’su’ nome “MIAO” ovvero.. “Movimento Italiano Alleanza Operaia”. Più chiaro che di così!
SEVERINA: Chiaro un par di zeri! Una trappola..ecco icchè gli è..Una trappola! Una trappola ordita..si e’ dicea proprio ordita..to’ pa’..dalle forze scure della reazione che la stanno sempre in agguato pe’ indebolire e’ lavoratori proletari! E che un si devon mai stancare di vigilare.
MARCO: E ripicchia. Ma che la vo’ far finita una bòna volta con coresti paroloni che gli stanno appiccicati con lo “scocce” ai’ resto di’ discorso? Chissà in do’ e’son finiti ai’ giorno d’oggi e’ proletari..A fare e’ proprietari..quello si…e per vigilare e vigilano si..ma sulle spese di condominio..altro che storie! Sicchè unn’ hanno più tempo di star dietro alla rivoluzione! Proletari? Una razza in via d’estinzione..da affidare ai’ WWFF!!! Come e’ Panda.Via..via..Ma ora basta..Facciamo punto che stamani e’ ce n’ho più da fare che un postino!
SEVERINA: Bravo! Ecco..In coresto be’ discorso e’ bastava che tu mettessi in catalogo anche la “500” così uno che ti sente e’ un ti conosce e’ ti scambierebbe per un agente della FIATTE invece che per un rappresentante d’insaccati quale tu sei! Prima t’ha la Panda..poi tu vo’ far la punto (contento per la facezia della madre Marco ride mettendole una mano sulla spalla) Si..si..Ridi..ridi..Ma intento la curtellata tu me l’hai ammollata!
MARCO (intenerendosi un poco): Su..su..mammina..Un t’avvilire..Ma come gli è possibile che un tu te ne faccia una ragione? I’ P.C.I..la D.C..l’URSUSSE e’ son rotolati ne’ cassonetti della storia..E’ muri e’ son crollati..e’ fossi e’ sono stati ripienati e’ i’ mondo e’continua ad ire innanzi..ma per altre strade e con altre idee..Ma ora mettiti calma su..e lasciami andare..E’ devo scappare perché e’ ci ho un par di supermercati da visitare e bisogna che sia lì prima dell’apertura..Tieni..da un’occhiata ai’ giornale e distraiti un po (glielo porge).
SEVERINA (inforca gli occhiali e osserva il foglio): Accinespole! O che razza di giornale gli è questo? Gli è più sguencio di quelli di’ tempo di guerra!
MARCO: Abbi pazienza.I’ resto e’ me lo sono scordato ai’ gabinetto..
SEVERINA: E ti parea! L’è rinova! O ma un c’è i’ verso che te e i’ tu’ patrigno vu’ perdiate i’ vizio d’andare a leggere ni’ liscitte! Tale e quale la tu’ sorella..quando la stava qui..prima di sposassi! Chiudessi drento..leggere e poi lasciarsi dreco un foglio o addirittura un libro intero! Della volte quando e’ mi capita d’entracci e’ mi par d’essere seduta su uns poltroncina della Biblioteca Nazionale invece che accucciata su i’ bidet.O se qualche volta e’ giornali e’ tornano ai’ loro posto gli arrivano amputati come questo!
MARCO (che era in procinto di uscire): Senti mamma…e’ lo so che un sarebbe i’ momento..che gli sto buttando dell’altra benzina su i’ foco..ma di già che e’ ci siamo..e’ bisogna che mi levi i’ magone dallo stomaco…
SEVERINA: O che cappero e’ c’è ancora?
MARCO: E’ c’è che e’bisogna finire i’ discorso di dianzi!
SEVERINA: E finimolo..
MARCO: Mamma..E unn’ho più voglia di nascondermi dietro le scuse. Parliamoci chiaro. Se io e gli ho mutato parrocchia..e unn’è perché e’ mi garbi più la destra della .sinistra o viceversa! Io e’ mi sposto solamente pe’ i’ mi’interesse..pe’ i’ mi’avvenire. Ora e’ son ni’ MIAO perché e’ so che dentro e’ c’è una specie di massoneria che ni’ campo dello spettacolo..di’ cinema in particolare..e’ fa i’ bello e i’ cattivo tempo! Produttori..registi..attori affermati. Tutta gente insomma che se tu fa tanto di entragni ni’ santo, la ti pol far carriera..di carriera! E allora e’ bisogna imbrancarsi e darsi da fare! E così e’ farò io..Se no icchè l’ho fatta a fare la scuola di recitazione?
SEVERINA: Forza..Tira i’ sommario.
MARCO: E allora..siccome gli è abbastanza probabile che da qui in avanti..pe’ un certo tempo..in questa casa..e’ ci vengan gente di quella razza..qui dentro..qui dentro (accenna per la stanza) e’ bisogna..sbaraccare qualcosa.E quindi e’ ti chiedo i’ permesso di poter lear da tre passi, tutti questi piaccicotti (accenna alla bandiera rossa e agli altri simboli del P.C.I)..compresa questa pila di de’ tu’ fotoromanzi che oltre a tutto denotano..ora un t’arrabbiare..un basso livello culturale!
SEVERINA (che ha ascoltato con finta pazienza): Ch’ha finito? Si? Bene..allora questo punto e’ parlo io! E ti dico e ti ripeto quello che ho belle e detto e ribadito a’ qui’ Pronto Soccorso ambulante di’ tu’ patrigno Robertino Mezzasalma..Qui, in questi du’ metri e mezzo di locale, finchè un crepo io e’ un si sposta nulla…ch’ha capito? Nulla! E in quanto a’ fotoromanzi un t’azzardare a lealli..perchè e’ son quelli che e’ mi fanno evadere con la fantasia..da questa mi’ poera vita di cacca! Ragion per cui anche se questo pacco per ora gli è di basso livello culturale..un ti mettere in pensiero. Perchè io da qui avanti e ne comprerò ancora di più in maniera che la pila gli arrivi ai’soffitto! Un dubitare che e’ te l’alzo io i’ livello culturale! Perchè senza di questi..i’ cervello e’ mi comincia a girare in folle e allora e’ un so icchè e’ mi potrebbe succedere! E ora guarda..leati da tre passi..che se si dura ancora i’ fegato e’ mi s’ingrossa tanto che un mi c’entra più ni’ su’ scomparto E oraprendi nota e taglia la corda! Vai!!
MARCO (cercando di dominarsi): E va bene..va bene..Mi levo di torno (arriva alla porta poi si volta ancora una volta). Però unn’è giusto..lasciamelo dire..unn’è giusto che io debba continuare a subire le conseguenze delle fissazioni d’una mamma..e soprattutto d’un babbo di’quale oltretutto..unmi ricordo un tubo! Ad ogni buon conto..se ne riparlerà (esce sbatacchiando la porta).
SCENA SECONDA
SEVERINA: O vediamo se e’ mi riesce di recuperare i’ resto di’ giornale(esce e rientra subito con un foglio tutto spiegazzato). E meno male che l’ha detto che un l’adopera! (lo scorre) Oh porca miseria! Anche questa volta e’ manca la pagina con gli annunci mortuari! Così per sapere se qualcuno gli ha traslocato a Trespiano e lo devo andare a leggere su i culo di’ mi’ figliolo!?? E un c’è i’verso via. In questa casa unn’è mai possibile avere una notizia sicura su’ fatti di’giorno..La televisione messa ai’ bando per esiguo reddito..I fotoromanzi pe’ basso contenuto curturale e filosofico. I’ giornale portato ai’ cesso per scopi inconfessabili ed anche un po’ schifosi..e questa poi (accenna alla radio) l’ha fatto sciopero e un c’è più i’ verso di farla ripartire! Parla maledetta parla!! (la colpisce) Sie..nulla da fare. E pare la statua di Michelangelo..quella che la faceva Pietà e lui e’ gli dava le martellate su’ menischi pe’ farla chiacchierare maunn’otteneva nulla (sentendo un rumore sbircia fuori della porta). Ecco quest’altro..
MEZZASALMA (E’ un omino che appena si vede dato che gli è tutto rinfagottato in un cappotto che gli sta larghissimo. Ha come caratteristica quella di camminare tutto pendente dal lato sinistro. Uno sciarpone gli avvolge il collo coprendogli quasi completamente la bocca): Severina..Severina..o dove diavolo ti sei cacciata?
SEVERINA: E’ son qui..son qui..O icche’ t’hai di cardo stamattina professore?
MEZZASALMA: Che ho..che ho?? Ho che anche stamane ti sei scordata di cambiarmi il fazzoletto da naso. Guarda che schifo! (mostra il moccichino sporco) Con il raffreddore che mi perseguitaci vuole un ricambio continuo..E’ una settimana che questa maledetta costipazione..non mi vuol lasciare!
SEVERINA: E’ tu m’ha a dir tene come la fa a lasciatti..E’ siamo a maggio tra poco e te tu t’ostini a andar fòri tutto rinfagottato in coresta maniera chetu pari uno che gli abbia staccato i’ biglietto pe’ la Groenlandia!
MEZZASALMA: Lo faccio per prevenire i ritorni del freddo no?
SEVERINA: Ma o icchè tu vuoi che e’ ritorni oramai..O se tra poco gli è estate.
MEZZASALMA: E che vuol dire? Estate..autunno..inverno..nomi ormai convenzionali che non hanno più nessuna reale incidenza nella realtà!! Severina..ormai le stagioni ben definite,non esistono più perché si è capovolto tutto. Ehhh..L’uomo e sempre l’uomo ch ha voluto mettere il naso nell’ordine costituito dal Signore..ed ora tutti..anche quelli che non hanno nessuna responsabilitàcome noi..sono costretti a raccoglierne i frutti. Per tornare a noi..o meglio a me..ricordati ai pasti di evitarmi le pesche per favoreperché mi danno acidità di stomaco e m’incrementano la gastrite..Se no è perfettamente inutile che prenda l’ACIDOSIL. Però cerca di ricordartelo perché mi pareva di avertelo già detto..
SEVERINA: E va bene (sospirando). E va bene. Dopo aver stirato scenderò a prenderti un po’ d’uva..
MEZZASALMA: Ma dico..vuoi scherzare?? L’uva mi scatenerebbe la colite e annullerebbe l’effetto del KaKamen..
SEVERINA: Le fragole..
MEZZASALMA: Eh no..eh no..Non ne voglio sentir più!! Le fragole?? Ma dico..Ti si sta sconquassando il cervello? Allora che me le faccio a fare le punture di GRATTORETIC contro l’allergie??
SEVERINA: E allora dimmelo te icchè t’ha a prendere..Che t’andrebbe bene un be’ passato di gusci di noce?
MEZZASALMA: Le pere!! Ecco si..le pere! Un bel chilo di “PIRAS PENDULAS”..Ricordatelo..”PIRAS PENDULAS..
SEVERINA: Da’ retta..o esimio professor Mezzasalma..ma icchè tu credi che l’ortolano e’ sia laureato in agraria come tene? Ma che te l’immagini la scena? Io entro e magari con la bottega ripiena di clienti e’ gli bocio “O sora Amanda..prima d’aspettare che ce l’avrebbe un chilo di PIRAS PENDULAS? E’ son sicura che e’ si metterebbero a ridere anche e’ cavoli neri che tra tutti gli ortaggi e’ paion che e’s ian tra più serii!
MEZZASALMA: Insomma..l’importante è che non siano troppo zuccherine..per il diabete..se no non la finisco più con le cucchiaiate di AMAREX! A proposito..Lo sai dove, il mio collega di lettere che, beato lui se lo potrebbe permettere, mi avrebbe consigliato di passare le prossime vacanze?
SEVERINA (ironica): Al Day Hospital…
MEZZASALMA (che non ha udito bene): No..no..Non in Inghilterra..Troppa nebbia..troppa umidità..delicato come sono di bronchi.
SEVERINA (che comincia a spazientirsi): Senti bellino ma un tu ce l’hai stamani la lezione? E’ tu me lo dirai dopo icchè t’ha detto i’ tu’ collega? Vai su…!
MEZZASALMA: Aspetta..Una parola ancora..
SEVERINA (che ha cominciato a sfogliare un fotoromanzo): Uffa!! Ma ci fosse i’ verso di dedicassi cinque minuti alla cultura!
MEZZASALMA: Cosa stai leggendo?
SEVERINA: Una trama da sciogliere i’ corpo. Gliè intitolata “Tra forcipe e dentiere”. E’ parla de’ problemi di parto delle donne che gli hanno passato i settant’anni! E ora su..finiscila..Icchè ti bolle ancora in pentola?
MEZZASALMA: Stammi a sentire e un t’inalberare subito..Che ci hai ripensato a icchè s’è detto ieri sera?
SEVERINA: Rieccoci! Anche te come quell’altro! Eccome..eccome se e’ ci ho ripensato! E un mi son spostata d’un ette. Ragion per cui e’ ti ribadisco i’ concetto come ho fatto con Marco. Da qui..da qui (indica l’ambiente) e’ un si sposta manco un portacenere! O vediamo se e’ le son bòne mosse una volta per tutte!
MEZZASALMA: Ma abbi pazienza cara..Cerca di ragionare..Se per caso mi capita di invitare qualcuno qui in casa a prendere un caffè..con che coraggio lo posso fare entrare in questo..museo?
SEVERINA: O professore esimio visto che tu insisti con coreste richieste..e’ sarà meglio prima guardacci negli occhi e poi dare una ripassatina a’ patti! Quando e’ si convolò a tardive nozze..gli impegni reciproci e’ furon chiari no? Puntellassi a vicenda..in attesa di’naturale decesso..possibilmente i’ tuo..ma ognuno mantenendo la su’ carta d’identità. E la mia sinché un ne’ scadrà..la sarà precisa ed identica a quella della bon’anima appesa colà (accenna alla foto del marito poi notando come l’altro si accinga ad andarsene) Ehi..bellezza..unne scarpinare..Ricordati di giocare la schedina..mi raccomando !
MEZZASALMA: Rina..Rina!! Ma questa di’ gioco l’è diventata una tassa! Ma non tene rendi conto? Totocalcio..Totip..Enalotto..Gratta e Vinci! Ma non ti rendi conto che stiamo buttando via i soldi..si o no?
SEVERINA: E invece e’ si potrebbero comprare tante belle medicine…o metter su una bella farmacia eh?
MEZZASALMA: Tanto..ti dirò..si nuota nell’oro!
SEVERINA: Ma proprio perché un ci si nota nell’oro che e’ bisogna tentalle di tutto per farci invece un be’ bagno!
MEZZASALMA: Ma affidiamoci alla Provvidenza..perbacco!!
SEVERINA: La Provvidenza? Bòna quella! E’ si ricorda a malapena di quelli che e’ son lì lì per morir di fame..figuriamoci se li si viene in mente noi..che e’ ci s’ ha solamente un bell’appetito!
MEZZASALMA: Ma che dici?? Che dici?? Basta con queste eresie. Non ne voglio sentir più!! Anzi è meglio che e’ me ne vada se no..se no (esce precipitosamente)
SEVERINA (gli grida dietro con le mani sui fianchi): Se no icchè? Sta a vedi che se poco poco unne sto in guardia e’ mi violenta.:qui’ pirulino che regge l’anima con la dentiera rinforzata! Uhhh!! Gli aesse solo a provacci..gli starebbe lustro! O icchè crede? Che e’ farei come la servetta francese…Rosetta Menù ni’ romanzo “La pastasciutta insanguinata” che dalla mattina alla sera un v’è puntata che unne buschi dai’ coco carogna Soffritto Degli Intingoli? Figuriamoci se e’ mi fo intimorire da quella gastroscopia ambulante..che gli è sortita ora! Ma chi me l’ha fatto fare..chi me l’ha fatto..di risposammi?? Eh..si dice bene, ma quando una e’ la rimane sola con du’ creature sulla gobba come l’è successo a me..e co’ un lascito di chiodi da fare invidia a un grossista di ferramenta..e’ bisogna ingoiare e stoppe. (ripensandoci) Figlio d’una bòna donna..Anche lui come Marco..Una congiura..ecco icchè gliè..una congiura..come la mise su quella donna romanista…come la si chiamava..Caterina..noe..Catilina..ni’ fotoromanzo “I’centurione arrugginito”? Eh..ma con me un’ la spuntano (rivolgendosi verso la foto del primo marito). Un la spuntano!! Un temere sai bell’anima. Riposa tranquillo nella tu’ cornice! Perché come dicea quella spagnoletta che t’avei sempre in bocca? NO PASARAN..NO PASARAN..(suonano alla porta)
SCENA TERZA
SEVERINA: O questa? O chi ci sarà ancora a rompere e’santissimi zebedei?Scommettoche gli è quella piaga che e’s’è scordato di prender qualche sciroppo! (si reca ad aprire)
GARDA (entrando): Scusi se la importuno signora..ma che posso entrare? Qui sulla porta e’ c’è un po’di corrente..e siccome io e’ son costipata a quell’oddio..
SEVERINA: Ma che scherza! Venga..venga..la s’accomodi (fa entrare la nuova venuta)
GARDA:(notando come Severina sia rimasta perplessa) Io sono la signora Ermangarda Semplici..anche se tutti e’ mi chiamano Garda per far prima..Son quella che l’è venuta ad abitare qui davanti a lei..sullo stesso pianerottolo.
SEVERINA: O perbaccolina..che stordita! La mi scusi se e’ son rimasta sulle mie..ma la capirà..unn’avendola mai annusata..La venga, la venga innanzi..Io invece e’ sarei la Severina, ma i’ nome un rende l’idea perché invece e’ sorrido lo stesso nonostante che la mi’ vita la sia ripiena di scoglioni! La mi’ dica..la mi dica..Icchè posso fare per lei?
GARDA: Ecco, le sarei grata se avesse un gocciolino di latte..Ieri mi son scordata di prendello e ora e’ un mi sento d’uscire perché e’ colo come una fontana. Perchè Anton Giulio e’ m’è rimasto senza.
SEVERINA: E’ la s’affrigge per codesta bischerata sora Bilancino?
GARDA: Prego..Garda..
SEVERINA: La mi perdoni..Ho sbagliato lago..E poi sa..Bilancino gli è a du’ passi e siccome noi e’ si sta sullo stesso pianerottolo..e’ ci sta d’imbrogliassi. La stia bòna e la s’asseggioli..ni’ senso che la s’inpoltronisca e la faccia i’ su’ comodino..e la un si scusi..perché che vole se un ci s’allatta tra vicini..(esce e rientra con un cartone di latte). Che gli basta?
GARDA: Anche troppo..anche troppo..La mi scusi, e’ pare impossibile, ma Anton Giulio, senza i’ su’ latte e’ un carbura..un si mette in moto. L’è come se i’ latte e fosse la su’ benzina.
SEVERINA: E allora facciamogli i’ pieno già che e’ ci siamo poerino..pe’ icchè e’ ci costa..Tanto gli arabi ni’ latte i’ naso un ce lo posson ficcare come ni’ petrolio..Ma io e’ la capisco sa..perchè anche i’ mi’ primo voleo dire..l’era tale e quale come i’ suo..anche se invece di latte gli andava a wodka! Eh si..tuitti uguali questi mariti! Però la colpa l’è anche nostra vah..perchè e’ si vizian troppo vero?
GARDA: Viziare..i mariti?? Eh mia cara signora..magari magari lo potessi viziare ancora i’ mi’ diletto consorte..:magari! Perchè la sappia che Anton Giulio unn’è i’ mi’ marito..l’è i’ mi’ cane..Un terranova! Eh..i’ mi’ compagno l’ho perso..purtroppo!
SEVERINA: Sicura..sicura??
GARDA: Obbè sicura si. Come no? Poero..poero i’ mi’ Amedeo..così caro..così affettuoso..Tanto innamorato..devoto alla famiglia..Il suo cuore era tutto per noi..salvo forse uno spicchietto invisibile che teneva per se..
SEVERINA: Tanto per farlo battere.
GARDA: Si..perchè gli era dimolto attaccato alla su’ collezione di francobolli..
SEVERINA: Attaccato a’ francobolli eh? E pol succedere specie se e’ sono ingommati bene..E’ un c’è Cristi di spiccicasseli da’ diti!
GARDA: Che uomo! Che uomo signora! Co’ un cuore grosso così. Si capiva anche dalla su’ filantropia..
SEVERINA: Invece i’ mio d’ingrossato gli avea i’ fegato.E si capiva anche dall’ecografia. Ma a lui gli bastava. D’altronde un si pòle aver tutto no?
GARDA: Per me poi l’avea una vera adorazione! La pensi..la pensi..che e’ mi chiamava..i’ su’ Gronchi rosa! E poi un m’ha fatto mancar nulla..o quasi nulla..
SEVERINA: Ecco..pe’ coresto i’ mio preso come l’era dalla politica invece e’ m’ha fatto mancar tutto..Unn’era un omo da mezze misure lui!!
GARDA: Che omo..che omo signora!! E poi oltre che codeste doti morali che gli ho detto..gli era anche un be’ mastio..la mi creda! Alto snello..Una vera silhouette..una sagoma da indossatore! Agile..leggero…tantochè i’ su’ peso forma gli era sotto e’ sessanta chili! E pensare che gli sparì all’improvviso..me ne ricordo ancora..in una maledetta notte di tempesta..nella quale tirava un vento..ma un vento..Insomma se ne volò via..a un tratto!! (si commuove)
SEVERINA (commovendosi pure lei): E’ lo credo poerino. Se l’era leggero come l’ha descritto lei..e’ volò via si! Ma la mi scusi..o un lo potea fermar con qualcosa no?
GARDA: Magari..magari l’avessimo potuto fare! Invece fu un “ictusse”..un maledetto “ictusse”. Signora..ma forse io l’ho rattristata con i miei ricordi?
SEVERINA: No signora no. Se poi lami vede colare..lei la un c’entra..o meglio la c’entra poco. Solamente gli è che e’ sua di ricordi..e’ gli hanno risvegliato e’ mia
GARDA: Allora la me ne parli su..così aprendosi con qualcuno..troverà conforto. Ha figli?
SEVERINA: Si..due.
GARDA: Bravi ragazzi vero?
SEVERINA: SI..un mi posso lamentare..Anche se ultimamente i’ mastio..i’ mastio..(le trema la voce)
GARDA:..di recente i’ maschio..? La seguiti signora..la seguiti, la unn’abbia paura la s’apra pure che e’ fa bene!
SEVERINA: Ultimamente e’ mi sta dando un grande dolore
GARDA: Un gran dolore..come:
SEVERINA: Gli sta cambiando di colore..
GARDA: Cambiando di..colore?
SEVERINA: Di colore..sissignora!
GARDA: E’ sara pe’ i’ fegato!O che sintomi ha?
SEVERINA: E’ miagola!
GARDA: Mia…agola??
SEVERINA: Si..ni’ senso..come dire..Insomma e’ gli ha aderito a un movimento che e’ pare di sinistra..ma che invece sotto sotto..ma dimolto sotto..gli è di destra!
GARDA: Ho capito..Roba politica.
SEVERINA: Ma non solo quella..Da icchè gli avrei capito coresto MIAO e’ sarebbe una congrega che la s’occupa d’un fòttio di cose. Insomma e’ gli avrebbe e’ tentacoli da un bùscherio di parti..per esempio ni’ cine..Edi certo gli è per coresto che coresti furbacchioni gli hanno abbindolato qui’ coglione di Marco..dato che lui gli ha la fissazione di diventare attore..quest’illuso!
GARDA: Ho capito..
SEVERINA: Chissà icchè direbbe i’ su’ poero babbo..quello lì..(accenna alla foto)..i’ mi’ primo marito.
GARDA: I’ su’ primo..? Ah..perchè lei..
SEVERINA: Si ..e’ sono stata imparmaca du’ volte..I’ primo si..gli è lui..Quell’altro che la dovrebbe aver visto anche lei..l’è i’ secondo.
GARDA: No..non mi pare proprio d’averlo incontrato..Sa..co’ i’ fatto che siam tornati qui da poco.
SEVERINA: Ma la unn’ha perso nulla sa! D’altronde un poteo pretender tanto..E’ l’ho preso di seconda mano..a’ saldi..Ma un ci vol gran che a riconoscerlo..Gli è imbarcato..
GARDA: Ah..E’ in Marina?
SEVERINA: No..gliè in malattia..spesso. E’ gli è un cerotto di pe’ ridere..Gli è imbarcato ni’ senso che cammina tutto storto, spostato da una parte. Ma mica poco sa..tanto gli è vero che e’ turisti specie quando gli è fermo..e’ c’è i’ ristio che lo scambin…per la torre di Pisa. Ma io penso..che siccome gli è nato a Venezia..che gli abbia tirato troppo umido!
GARDA: Ecco..però, facendo mente locale..ora che me l’ha descritto mi pare che un signore così..d’avello incrociato per le scale.
SEVERINA: Che tossiva?
GARDA: Mi pare di sì.
SEVERINA: Allora gli era lui di certo..Però bisogna riconoscere che l’è un cervellone. La pensi..e’ ci ha due lauree. Una in filosofia e una in agraria che l’ha presa apposta per sceglier meglio la frutta ai’ mercato! Insomma..tra pregi e difetti e’ si fa pari. Poggio e buca e’ ripianano e’ terreni no? Peccato però c’e’ un cruccio che lo tormenta.
GARDA: Un cruccio?
SEVERINA: Si..Un si dà pace che quando gli era giovane e’ gli toccò uscir dai’ seminato..
GARDA: Uscir..dai’ seminato??
SEVERINA: Si..dai’ seminato..Insomma da do’ dopo averli concimati ben bene..e’ tiran fòri i preti..
GARDA: Ho capito..ho capito..Dai’..seminario!
SEVERINA: Si..di là..Perchè io icchè ho detto?
GARDA: Ma o come mai gli uscì da coresto seminario?
SEVERINA: Secondo mene un gli dettero la patente perché e’ s’accorsero che con quella salute barlaccia che e’ si rimpastava..se fusse stato intonacato..e’ su fedeli si sarebban leati la voglia di prender la Messa alla televisione invece che in chiesa
GARDA: Allora.per farla breve..tornando ai’ su’primo marito..quello scomparso..
SEVERINA (con amarezza): Se lo ricorda anche lei eh?
GARDA (sorride): Scusi signora..ma come posso ricordarmelo se non mai visto ne’ conosciuto?
SEVERINA: Ma l’ha dettolei che l’è scomparso..Allora e’ vol dir che la lo sa!
GARDA: E’ so icchè? Scomparso gli è come se vorsi dire..morto..trapassato..come la m’ha detto lei prima no? Scusi sa..ma un la capisco. E’ mi sa che stamani e’ sono un po’squinternata!
SEVERINA: Ho capito via..Qui l’è entrato di mezzo un “quiquoquò”. Bisogna che e’ ricominci da principio.
GARDA: Eh si..Penso proprio di sì.
SEVERINA: Bene..Allora la deve sapere che quando i’ mi’ Gluteo e’ vide la luce tant’anni fa…
GARDA: Un momento..un momento signora..(deglutendo a fatica) I’ su’ gluteo tanti anni fa..??
SEVERINA: Tant’anni fa si..
GARDA:..vide la luce ..i’ su’ gluteo..?
SEVERINA: (tra se Uffa!) I’ mi’ Gluteo..si..vide la luce..sì!
GARDA:..da..se..solo??
SEVERINA: Certo! Ma o con chi dovea essere?
GARDA: Senta signora Severina..che le posso fare una domanda?
SEVERINA: E come no? La me la facciaccia pure.
GARDA:..ma quando lei la nacque..
SEVERINA:..quando nascetti..io?
GARDA: Si..lei..lei..
SEVERINA:..la proseguisca..
GARDA:..o che venne fòri a pezzetti??
SEVERINA: A..pezzetti?? Ma icchè la dice?? (poi comprende e si mette a ridere) Ah! E’ gli ho capito..Lei la s’è sbagliata ni’ confondessi! Io un parlavo di questo gluteo..(si tocca una natica) ma di quello(indica il quadro)
GARDA: O santo cielo..un me lo dica..Che forse i’ su’ primo marito e’ si chiamava..Gluteo??
SEVERINA: E come no..? Cioè quello gli era i’ soprannome che gli avean dato da bambino. Invece i’ su’ nome gli erra più bello..storico. Epaminonda!! Ma siccome gli era un ragazzino dimolto delicato..gli avea bisogno di cure continue..e lo puntura vano in tutte le parti di’ corpo. Ni’ collo..ni’ posteriore..ne’ braccini, sulle gambe, ni’ torsolo..Ragion per cui so’ pae che dice l’era più spiritoso d’un barattolo di sottaceti rancidi..un be’ giorno gli esclamò “Ma te un tu s’è mica un bambino..e’ tu s’è tutto un..gluteo!” E da qui’ momento storico e’ fu Gluteo per tutti. Per spiegarmi meglio le dirò che da allora qui’ nomignolo e’ gni rimase attaccato come e’ su’ francobolli ai’ su’ marito, cara la mi’ signora..Che mi son chiarificata?? Ma per tornare a bomba e riprendere i filamento la deve sapere che e’ genitori di Gluteo e’ gli era comunisti assaettati. La si figuri..che gli erano iscritti ai’ partito innanzi che lo fondassero! E’ la potrà capire come e’ fu rallevato i’ mi’ futuro marito. Gli era più rosso d’una Ferrari! Per lui i’P.C.I gli era tutto. E la Russia, che lui e’ chiamava in confidenza URSUSSE, l’era ancora di più. La si figuri che una volta che una volta sposato con la sottoscritta, visto che sull’imprimo e’ bambini un ne volean sapere di venire..forse perché informati su i’ reddito familiare, e’ volle adottare un canino e lo chiamò..la un ci crederà..Mugiko..anche se un servì a nulla..perchè tutti e’ lo chiamavan “Chico”. Poero Chico..Un brutto giorno e’ crepò pe’ un indigestione di Poppecorne americano. E fu da allora che Gluteo e’ ruppe definitivamente con gli Stati Uniti!
GARDA: Ma a stare a icchè l’ha m’ha detto lei..poi e’ figli sono arrivati!
SEVERINA: O un glie l’ho detto..Un mastio e una femmina,,
GARDA: Anche per loro nomi politici?
SEVERINA: O che gli pare di no? Da un credecci. La femmina..Isba..Isba e’ la chiamò e i’ mastio Rublo Però..però..(s’asciuga gli occhi) dopo che lui poerino e’ un c’era più da un pezzo e’ du’ ragazzi oramai gli eran for da pupilli, la figliola la venne da me e a muso duro la mi disse “Memoria di’ babbo o no, mi dispiace, ma da oggi..Isba..Nisba!” La corse in Comune e la si fece stramutare i’ nome. E la si fece chiamar Rossana..pe’ indorammi la pillola co’ un rimasuglio di rosso! I’ maschio invece e’ fu più cinico..più crudele..
GARDA: Più cinico..come?
SEVERINA: Perché di riffa o di raffa..e’s’è vorsuco chiamar..Marco! Cinico perché e’ me l’ha detto a chiare note “Oh mamma..ma un tu ti rendi conto che passar da rublo a marco e’ ci si guadagna ni’ cambio?” Ma se invece dell’Unità qualche volta tu leggessi 24 Ore”! Senta io e’ son sicura che se e’ va in porto l’Europa unita..interessoso come l’è..e’ se lo ricambia in Euro! Poero i’ mi’ Gluteo..poero Gluteo mio..meno male che un l’hanno più ritrovato che un l’hanno!
GARDA: Non l’hanno ritrovato? Ma mi scusi..ma i’ su’ sposo..unn’è decesso ni’ su’ letto?
SEVERINA: Sie letto!! Che letto!? Si..i’ letto e’ l’avrà anche avuto..ma di spine e d’ortiche sa..poerino, lui che e’ curava tanto i’ pizzicore! Poero figliolo come l’è trapassato scomodo..Maledetti funghi!
GARDA: Signora Rina, lei la mi giudicherà stupida, ma la m’ascolti..Io di tutto quello che l’ha m’ha detto..un ci ho capito un accidente!
SEVERINA:Un gli posso dar torto ma..(suonano) O chi c’è ora a rompere e’sacchetti? La mi scusi sora Garda..e’ vo’ ad aprire e poi gnene rispiego (esce nel corridoio) Desidera?
SCENA QUARTA
CRONISTA (entrando affannato): Mi dica signora..Sono il primo?
SEVERINA: I’ primo..d’icchè?
CRONISTA: Come..di che? Ma non è questa l’abitazione della signora Severina Natabene, vedova Impiastri riconiugata..Mezzasalma?
SEVERINA: Bravo! La unn’ha sbagliato nulla. E allora?
CRONISTA: Ma lei la mi’scusi..la televisione un ce l’ha?
SEVERINA: No..:un ce l’ho. E’ ci avrei la radio..ma l’è in coma profondo da tempo
CRONISTA: Ma la Nazione, la Repubblica..insomma..e’ giornali un li legge?
SEVERINA: La Repubblica l’è troppo difficoltosa..l’Unità l’ha forato e l’è a cambiar le gomme..la Nazione mezza l’è lì e mezza ai’ cesso..e poi gli è d’ieri. Eh no..mi dispiace ma oggi e’ son tagliata fòri da i’ mondo!
CRONISTA: Ma almeno naviga?
SEVERINA: Coresto poi..Qualche volta si..e’ vo’ in barca..ma quando e’ son confusa..
CRONISTA: Sicchè unn’è venuto nessuno prima di me?
SEVERINA: No..solamente la signora a pigliare i’ latte pe’ Antonino Pio..e stoppe.
CRONISTA: Ma allora..allora..sono veramente il primo!! Che scuppe! Che colpo!!
SEVERINA: Che gli pigli..Ma insomma..che si pol sapere icchè la vòle?
CRONISTA (mettendosi a sedere): Incredibile!! “Icchè voglio” la mi domanda!! “Icchè voglio”!!
SEVERINA: Se gli è pe’ fagni un piacere e’ posso domandargli qualche altra cosa..la un si riguardi. Basta chiedere. Per esempio le previsioni di’ tempo.
CRONISTA: Ma sono venuto per il caso di Epaminonda Impiastri..il suo primo marito! Ah scusi..mi ero scordato di presentarmi. Sono Lapissini, redattore del Corriere della Sera.
SEVERINA: Redattore? Ah si..e’ sarebbe come dire..giornalaio..giornalista..Ah..gli ho capito..L’è venuto per l’anniversario..Già..e’ son vent’anni oggi. Mamma mia..come gli svolazza i’ tempo! E’ pare ieri l’altro..Meno male che qualcuno e’ se n’è rammentato.
CRONISTA: Eh..cara la mi’ signora. L’è sempre così..Come tutte le cose..E’ fecero un gran puzzo quando successe..e poi..E ora..Ma d’altronde e’li capisco..E’ ventennali son ventennali..
GARDA: Il ventennale???
SEVERINA: Preciso. I’ ventennale..I’ ventennale di quello che gli stavo per raccontare. E allora che lo sapete icchè si fa? E’ si prendon du’ piccioni co’ un legume..come dicea i’ mi’ poero zio che siccome gli era stato rallevato da’ salesiani..le parolaccie un le usava mai. E così vi rilucido..noe..vi delucido tutti e due..lei e i’ signor Matitini.
CRONISTA (sottovoce):…Lapissini..
SEVERINA: Lapissini si..Allora (notando come il giornalista stia osservando la radio) sor Lapissini..allora che mi da retta o no?
CRONISTA: La mi perdoni. Mi ero distratto ad ammirare questo vecchio modello di radio. Deve sapere che io sono un patito di questi cimeli..E dica..funziona a pile?
SEVERINA: No..a manate..Almeno da un po’di tempo. Così (esegue) ma ora come la pol toccare con mano..neanche a quelle..e’ si vede che la ci ha fatto i’ callo..Ma tiriamo innanzi. Vu’ dovete sapere che tutto cominciò qui’ mattino presto di’ 7 giugno..
CRONISTA: Eh no..signora..eh no! Da codesta data no! Mi perdoni ma la un potrebbe stringere? Se gli arrivan quegli altri colleghi..addio “scuppe”..
SEVERINA: Come..stringere?? Prima la mi fa perder tempo con la radio..e poi l’ha furia..Ma o sor Matitini (il cronista sta per interloquire) Si..si..Lapissini..va bene..va bene..Ma la mi stia a sentire! I’ principio l’è i’ principio e se comincio da i’ fondo..icchè vu’ capite? Già mi pare che sin’ora unn’aete afferratoun accidente..figuriamoci come vu’ fate a raccapezzarvi in un racconto senza testa! Ordunque in quella famosa mattina di’ 7 giugno, Gluteo e’ si stirò..
GARDA: Ah si alzava tardi..Non andava a lavorare?
SEVERINA: Per coresto anche troppo. E’ lavorava più lui di tutti e’ sette nani messi insieme. L’avea le mane d’oro..e’s apea far di tutto. Ma ne’ posti un facea presa. Bastava che i’ datore gli aesse da ridir su i’ partito..e’ prendeva e facea festa! E si metteva a recitare delle poesie estemporanee..che se le inventava da se in du’ balletti. E sai gli era bravo di’ pe’ ridere! Un c’era gara che un vincesse. Si prendeva la testa tra le mane e dopo du’ secondi la bocca la sfornava i’ prodotto. Peggio delle macchinette di’ Supermercato!
GARDA: Allora per lei la sarà stata dura no?
SEVERINA: La lo pol dir forte. Una vita rafferma..In de’ momenti lo scoramento e’ mi dava ai’ capo! Un c’era i’ verso di leassi uno sfizio che e’ fusse uno! E’ fu per coresta ragione che le mi’ poere creature le si riampiron di voglie.
GARDA: Di..voglie??
SEVERINA: L’eran come le mie..le venian da robe rattenute, come si dice ora..represse. La figliola infatti sulla fronte e’ ci ha quella di’ caffè..marrone co’ una strana macchiolina bianca ni’ mezzo..I’ dermatologo e’ m’ha detto che l’è la voglia di’ caffè…si ma, macchiato…e tra le poppe quella de’ panini ai’ tartufo. E’ manda una fraganza quando l’è la su’ stagione!
GARDA: Addirittura! (ride) E’ il giovanotto?
SEVERINA: Quella che e’ ci ha lui l’è un po’bizzarra..Sulle mele e’ ci ha un insiema di pustoline strane che a calargli le mutande e a fissarle bene..queste bollicine..e’ fanno l’impressione di quando e’ ci son le macchie d’umido su i’ muro quando a chi guarda e’ gli pare di veder de’ profili. E infatti a me e’ mi par di vedere quello..di Matroianni!
GARDA: Di Mastroianni?? Ma icchè la mi dice?? E quella secondo lei..che voglia la sarebbe??
SEVERINA: Di certo quella di’ cinematografo..dato io che e’ mi rattenevo ad andarci perché tra me e i’ mi’ marito un s’avea i’ becco d’un quattrino..!
GARDA: Mamma mia poverina..che vita!
SEVERINA: Barbina..dimolto barbina..Da un reggella da quanto la pesava..Ma che lo sa quante e’ m’è venuta questa volta a me..una voglia?
GARDA: E quale?
SEVERINA: Quella di tagliar la corda! Ma siccome bene gniene voleo ai’ mi’ Gluteo..e per rispetto alle creature e’ gli ho strinto i denti e ho tirato innanzi…Anche perché, bisogna riconoscerlo unn’avea un difetto..bòno..generoso. Se fusse stato tesserato per i’ Papa, di sicuro e’ l’avrebbero fatto santo!
GARDA: A tirar delle somme..una creatura perfetta!
SEVERINA:..a parte i’ fatto che delle volte e’ gli era troppo generoso..troppo bòno…E a qui’ punto qualche lacrima e’ me l’ha fatta versare..
GARDA: E cioè?
SEVERINA: I’ sesso.
GARDA: Donne?
SEVERINA: Eh si..solo donne. Sa..pe’ coresto gli era limitato. A’ que’ tempi poi gli usava ancora così. E poi lui per coreste cose gli era all’antica.
GARDA: Ho capito. Quando vedeva una sottana..non sapeva resistere.
SEVERINA: Per coresto anche se gli eran signore in calzoni gli andavan bene l’istesso. Basta che..Lei la mi’ capisce..eh si..e me n’ha fatte ingoiare poero Gluteo..Ecco..Anche se s’era rincollati bene l’uno all’altra..se gli avesse vorsuto continuare..e’ l’avrei piantato..Un ci resistevo più! Ma vediamo se mi riesce di finire i’ raccontino..
CRONISTA: Ecco brava! Sarà meglio.
SEVERINA: Dunque quella mattina gli aperse gli occhi..Ma in do’ s’era rimasti?
GARDA: Allo stiramento..
SEVERINA: Già..appunto, e’ si stirò..e invece di domandarmi le solite cose..
GARDA (sorridendo): La colazione ed il giornale immagino..
SEVERINA: Macchè. Perchè la deve sapere signora che, tutte le volte che io gli spalancavo le finestre di camera..lui..con gli occhi ancora tra e’ peli, mi domandava “Rina..che è sorto i’s ol dell’avvenire?” A occhio no, gli rispondevo io: “e’ mi par sempre i’ solito..di tutti i giorni”. “Ma a Oriente un si vede nulla?” “No. Ma in do’ tu punti?. L’Oriente gli è da quell’altra parte”. Mi correggeva lui. “Nulla”. Gli rispondeo io, dopo che aveo spostato lo sguardo. E lui.. “Ma neanche un carro armato sovietico? Neanche una camionettuccia con la stella rossa?” “No..solamente un camionne della Centrale di’ latte co’ una mucca dipinta da una parte”. “Rossa?” E’ ridomandava lui co’ un filo di speranza. “No..marroncina a chiazze.” Allora lui si riavvoltolava nelle coperte..e borbottava “Un c’è i’ verso via, certe fortune e’ le capitan solo a’ cecoslovacchi o a’ polacchi!” E si riappisolava..e di sicuro si rimetteva a sognare le steppe e le tundre di su’paradiso. Invece quella mattina..come i’ solito..
GARDA:..si stirò..
SEVERINA: Brava! O chi gliel’ha detto?..e poi subito dopo e’ mi disse “Severina,stamattina un ti domando nulla perché oramai gliè question d’ore. Severina oggi gli è un gran giorno! Oggi e’ si festeggia i sorpasso!”
GARDA: I’ filme?
SEVERINA: Ecco..e’ fu proprio icchè gli domandai io che ni’ su’ discorso un mi ci raccapezzavo, ma lui piuttosto incavolato e’ ribattè. “Ma che filme! Filme un accidente! E’ voglio significare i’ sorpasso di’ P.C.I sulla D.C no? Insomma la vittoria di’ proletariato sfruttato e affamato sulle forze oscure della reazione e di regresso..da non sbagliare con quello di Maiano”..e’ precisava sempre lui che l’era un omino dimorto attento a’ dettagli.
CRONISTA: Mi ascolti signora. Cerchi di capire..Ormai codesto è un passato morto e sepolto e non ha senso riesumarlo. Si perde del tempo prezioso e basta. Almeno a me non interessa più..Io volevo da lei una reazione..un suo commento a..in parole povere una sua impressione insomma!
SEVERINA: Ma icchè la vòe impressionare sor Matitini o Lapissini!? Impressionare!! Un son mica una lastra fotografica! O la un vede no che a riparlar di queste cose e’ tremo tutta? Più impressionata che di così..Dunque la mi lasci ricordare in pace. Proseguiamo..Dunque quella mattina e’ s’alzò fresco e arzillo e prese saccoccia paniere e bastone con l’intenzione d’andare a cercar funghi..dato che di quella roba e’ s’era ghiotti tutti e lui e’ lo sapea. E gli andò..o almeno gli a l’avea l’intenzione d’andare ai’ botro della Val Nera..come tutta Firenze la seppe du’ giorni dopo da i’ Telegiornale. E mi par di rivivelli que’ momenti..Gli andò sulla soglia e’ socchiuse l’uscio..si rigirò..mi salutò e chiuse la porta..e da allora..(si commuove)
GARDA: Su..su..signora! Oramai gli è in fondo. E da allora..???
SEVERINA: L’ho ancora da rivedere!!
GARDA: Ooohh!!
CRONISTA: Ma signora!! Lei proprio non vuol capire!! Io questa storia la conosco sin troppo bene!
SEVERINA: Ma allora icchè gliè venuto a fare??
CRONISTA: Ecco..io..
GARDA: Sicchè unn’ hanno più ritrovato!?
SEVERINA: Sie! Sparito ni’ nulla! Dissoluto!!
CRONISTA: Dissolto..
SEVERINA: Insomma..scomparso! Di lui..manco l’udore.
GARDA: Ma le ricerche non approdarono a nulla?
SEVERINA: Nulla di nulla. Nonostante che e’ buttassero all’aria mezzo mondo, sfruconassero tutti i buchi compresi quelli che un c’entravano. E’ votaron laghi, cisterne, lava piedi. E’ prosciugaron laghi e pozzanghere..s’infilarono in tutti i cunicoli, batteron le piaggie, le spiagge e’ marciapiedi..E poi e’ scatenarono e’ masse mediani!.. giornali..giornalini..riviste. La s’immagini che e’ mi convocarono anche in televisione alla rubrica “Se tu lo vedi..fa un fistio”..in do’ tutti e’ si commovono quando lo dice i’ regista, in do’ ci andai con un compretino preso a nolo da “Mani Tese”che ci feci un figurone dell’oddio..e in do’ (ma coresta un l’ho capita) e’ mi si raccomandonno di non accavallar le gambe come invece le faceano tutte quell’altre cirimbraccole presenti. Tutto inutile..Oramai l’è passata una vita..ma di Gluteo..nessuna traccia!
GARDA: Incredibile!
SEVERINA: Incredibile l’è vero..ma forse a pensarci a mente fredda un fu un male..
GARDA: Un fu un male? Ma o icchè la la dice sora Severina!?
SEVERINA: Sora Garda..per favore la un prenda fisti pe’ fiasti. E’ lo dico per lui..O come l’avrrebbe preso, poero Epaminonda, i’ crollo de’ su’ ideali? La me lo dica lei..L’Ursusse e’ l’hanno fatta a pezzi, di’ P.C.I.gli è rimasta una bandierina tutta impigliata tra le radici d’un quercione..Gli è vero…e’ ci son quelli di Rifondazione che paion de’ naufraghi su uno zatterone..ma in do’ la vòle che vadano co’ un capo che gli ha l’erre moscia peggio d’Agnelli? I’ muro gli è venuto di sotto..e’ su’ figlioli l’hanno vorsuto mutar nome..e i’ mastio addirittura e’ miagola! O che vita la sarebbe stata perlui..la me lo dica lei?
CRONISTA: Signora..io comprendo il su’ sfogo accorato, ma ora le prego, la lasci parlar me e la mi permetta di dirle cheil suo Epaminonda o Gluteo che dir si voglia dovrà invece armarsi di coraggio e prepararsi ad affrontare un mondo per lui..come dire..sconosciuto! Non ha altre alternative..
SEVERINA (meravigliata): O coresto? Che discorso paralitico gli è? La si spieghi..la venga ai’ conquibusse! Forza! La un mi tenga..come si dice..co’ i’ culo gnudo sullo scaldino!
CRONISTA: Bene..e quindi a questo punto, andiamo per ordine. Dato che ho potuto capire che lei non sa ancora proprio nulla!
SEVERINA: Oh cappero di bambù! Ma che cosa dovrei sapere?
CRONISTA: Ma no via! Non è possibile! Non ha letto i giornali..visto la TV, sentita la radio?
SEVERINA (Cominciando a perdere la pazienza): Oh..ma l’è duro sa! Ma quante volte e’ ci ho da ritornar sopra? La radio gli è guasta..(da la solita manata) I’giornale e’ l’adoperano corri spetto per rimpulizzirsi i’ meridione! (si tocca il posteriore) e la televisione almeno in questa casa e’ l’hanno ancora da inventare!
CRONISTA: Ma possibile che non navighi??
SEVERINA: Ritonfa! (canticchiando a presa di giro) “C’era una volta un piccolo naviglio..che non voleva non voleva navigar…” Ecco io i’ biglietto e’ ce l’avevo per coresto..naviglio ma siccome un voleva un voleva navigare..e’ son rimasta all’asciutto..su’ i’ molo!
CRONISTA: Ho capito..ho capito..Ma la si calmi. Veniamo ai’ sodo..Lei è sicura che il famoso botro sia stato ben battuto?
SEVERINA: Altrochè! Albero per albero, cespuglio per cespuglio.
CRONISTA: Lei dice eh? Ed io invece mi scusi..sono di parere assolutamente contrario!
SEVERINA: Contrario?? Ma allora la soi spieghi e la mi dica i’ perché su! E alla sverta..perchè e’ devo preparare i’ pranzo per le mi’ tre persone..
CRONISTA: E allora già che c’è..aumenti le dosi…e metta un coperto in più..Dunque sappia signora mia, che il torrentaccio che scorre in fondo all’orrido..si..insomma, al botro, dove mai e ribadisco mai, filtra il più tenue raggio di sole, ad un certo punto viene ingoiato in dei cunicoli sotterranei che si perdono nella profondità del terreno. In queste gallerie i cui accessi sono celati da una foltissima vegetazione, c’è una temperatura estremamente bassa, a causa appunto dell’assenza totale e perenne dei raggi solari. Orbene..una ventina di giorni fa..una squadra di speleologi, calatisi nel botro..infilatisi nei cunicoli, con enorme stupore hanno trovato..o meglio..ritrovato..
SEVERINA: Ri..trovato..??
CRONISTA: Ha ritrovato..il suo Gluteo!!!
SEVERINA (portandosi le mani al cuore): I’ mi’..I’ mi’…!!
CRONISTA: Gluteo signora..Gluteo!! E..intatto ci pensa? A causa del freddo e della forte umidità..si capisce! (Severina traballa) Eh no signora..eh no! Aspetti ancora un attimo a svenire! Perchè l’incredibile dell’incredibile deve ancora arrivare!
SEVERINA: E cioè..e cioè???
CRONISTA: E cioè..che il più incredibile l’è..che non solo l’hanno ritrovato in perfette condizioni..ma anche..ma anche..
SEVERINA (contorcendosi per l’ansia): La si sbrighi..la si sbrighi scribacchino repubblicano..la si sbrighi perché un ce la fo più a reggere! E anche…???
CRONISTA: E anche vivo signora!! Ma non ci pensa?? VIVO!! Come me e lei! Ed ora cara signora Severina Mezzasalma..tornata negli Impiastri.:.non la trattengo più..Svenga pure!! (Severina crolla)
FINE DELL’ATTO
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